Un’unica frontiera esterna protetta da un’unica agenzia di guardacoste e guardie di frontiera: nasce dalle ceneri di Frontex la nuova agenzia Ue di controllo delle confini esterni, proposta dalla Commissione europea meno di un anno fa per rispondere con più efficacia alla sfida dei migranti.
Il nuovo organismo avrà un mandato più ampio con più poteri, collaborerà con gli Stati membri e sarà in grado di intervenire in caso di emergenza migratoria.
È nata ieri la nuova Agenzia europea per la guardia costiera e di frontiera, che monitorerà i confini europei, lavorando insieme agli stati membri per identificare ed affrontare rapidamente ogni minaccia alla sicurezza. L’agenzia potrà dislocare rapidamente squadre d’intervento. Per il commissario all’immigrazione Dimitri Avramopoulos è “un giorno storico nella gestione delle frontiere. Da ora in poi la frontiera esterna di un Paese membro è la frontiera di tutti, legalmente e operativamente”, a dimostrazione che “abbiamo trasformato in realtà il principio della responsabilità e solidarietà condivisa”.
La nuova agenzia ha mantenuto lo stesso direttore Fabrice Leggeri ed è stata lanciata al passaggio frontiera della Bulgaria con la Turchia di Kapitan Andreevo. “Questo è un momento storico e sono fiero di vedere Frontex diventare l’Agenzia europea per la guardia costiera e di frontiera”, ha dichiarato Leggeri, sottolineando che questa “è più forte e meglio equipaggiata” con un “mandato più ampio e nuovi poteri”. Prossime tappe verso la piena operatività: il 7 dicembre diventerà attivo il pool di risposta rapida di almeno 1500 guardie di frontiera, messe a disposizione dagli Stati, a cui per esempio l’Italia contribuirà con 125 persone e la Germania con 226. Il 7 gennaio è previsto diventi operativo il nucleo rimpatri, con l’agenzia che avrà un ruolo rafforzato, mentre tra gennaio e marzo sarà effettuata la prima valutazione della vulnerabilità delle frontiere.