Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, ha presentato ieri mattina il nuovo progetto durante la conferenza stampa organizzata insieme al titolare del Miur, Marco Bussetti, al ministro della Salute, Giulia Grillo, e al sottosegretario, Simone Valente.
“E’ una riforma fatta non contro qualcuno, questo deve essere chiaro – ha subito sottolineato Giorgetti – Ci sarà la certezza di risorse per il sistema sportivo che non saranno mai meno di 408 milioni di euro l’anno, soldi che possono solo aumentare se il sistema sportivo si sviluppa. L’autonomia dello sport è garantita al cento per cento. I cinque cerchi sono patrimonio e marchio del Coni. La nuova società potrà lavorare per valorizzare ancora di più il marketing del Coni, che oggi mi sembra sia già molto efficiente. L’amministratore delegato sarà una persona che dovrà conoscere il mondo sportivo e non sarà un antagonista del presidente del Coni. ‘Sport e Salute’ verrà gestita con criteri manageriali in modo trasparente, sarà una società dello Stato e soggetta ai controlli della Corte dei conti”.
La promozione della salute costituisce un presupposto determinante per il benessere della persona, per la qualità della vita ma anche per la sostenibilità del sistema sanitario, tanto che la sfida futura riguarderà la capacità di mettere a sistema diversi elementi in apparenza disomogenei, ma che insieme, nella loro complessità, contribuiscono a qualificare i processi di erogazione dell’assistenza sanitaria. In quest’ottica l’interesse prioritario da tutelare deve essere quello dei cittadini. E la promozione del benessere psicofisico della persona richiede strategie intersettoriali e trasversali a partire dalla pratica sportiva. Lo sport è uno strumento di benessere psicofisico e di prevenzione, un veicolo d’inclusione sociale, partecipazione e aggregazione. In tal senso può svolgere una funzione educativa e formativa per i più giovani favorendo lo sviluppo di capacità e abilità essenziali per una crescita equilibrata.
“Da oggi si volta pagina – ha detto il titolare del Miur Bussetti – Vogliamo consentire come scuola di fare sport continuativo e che gli istituti diventino un riferimento contro l’abbandono dell’attività fisica. Nella scuola primaria, che da più di 60 anni attende un cambiamento del genere, introdurremo insegnanti di educazione motoria, per soddisfare i bisogni dei nostri ragazzi, spesso distratti dai device”. “Ci sarà maggiore attenzione agli impianti sportivi – ha aggiunto -. Abbiamo una missione importante per il bene dei nostri ragazzi, per arrivare a fornire il miglior servizio per lo sport, che è forma educativa per avere uomini migliori in futuro”.