La Fondazione, promossa dal MISE e realizzata in collaborazione con Enea, è stata istituita con il Decreto Rilancio che ha messo a disposizione una dotazione iniziale di 500 milioni di euro per completare, su impulso del Ministro Patuanelli, gli interventi necessari a dotare il sistema innovativo del Paese di risorse e investimenti adeguati alle nuove sfide tecnologiche e produttive.
Enea Tech è una Fondazione di diritto privato vigilata dal MISE che ha la missione di investire in tecnologie innovative ed emergenti di interesse strategico nazionale, gestendo il Fondo per il Trasferimento Tecnologico istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico e operando sul modello delle grandi agenzie federali statunitensi (Darpa, Barda) e di nuove agenzie europee (EIC),attraverso una struttura tecnica di investimento snella e indipendente. Collabora con centri di ricerca, università, spin-off, PMI e Corporate, al fine di garantire velocità nel trasferimento tecnologico oltre che flessibilità e rapidità di intervento nel cogliere nuove opportunità per la crescita e la capacità competitiva del Paese.
L’obiettivo di Enea Tech è quello di promuovere investimenti e iniziative in materia di ricerca e sviluppo e trasferimento tecnologico a favore delle imprese operanti sul territorio nazionale, con particolare riferimento alle start-up e alle PMI innovative. Dopo la firma del decreto di approvazione dello statuto, la Fondazione è divenuta nei giorni scorsi pienamente operativa a seguito della nomina a Presidente di Anna Tampieri, direttore dell’Istec (Istituto di scienza e tecnologia dei materiali ceramici del Cnr), mentre Salvatore Mizzi, già amministratore delegato di Invitalia Ventures, ha assunto il ruolo di Direttore. Nel Consiglio Direttivo della Fondazione, oltre a Tampieri e Mizzi, anche il Presidente di ENEA,Federico Testa. A partire dalle prossime settimane verranno attivati i team d’investimento verticali, che interverranno attraverso strumenti di venture capital per accompagnare lo sviluppo delle innovazioni rilevanti dei centri di ricerca, di start-up e spin-off universitari e delle PMI.
Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico