Il 6 giugno 2016, il Ministro Marianna Madia ha avviato, in occasione dell’OpenGov Forum, il processo di ideazione e stesura del terzo Piano d’azione nazionale, Open Government Partnership (OGP) 2016-2018. Un processo di consultazione che vede impegnate molte Amministrazioni sia statali che locali affiancate da moltissime organizzazioni non governative e della società civile.
Dal 16 luglio al 31 agosto sul sito open.gov.it è aperta la consultazione pubblica sul Terzo Piano d’azione Open Government Partnership 2016-2018 italiano che sarà poi presentato al vertice Ogp di Parigi in programma a dicembre.
Per il governo l’Open Government con i suoi principi di trasparenza, cittadinanza digitale, partecipazione e accountability rientra negli obiettivi complessivi della riforma della pubblica amministrazione.
Molte le novità rispetto al passato: alla definizione dell’Action Plan, che contiene 33 azioni, hanno collaborato oltre 50 associazioni della società civile e 20 amministrazioni pubbliche con la presenza di comuni e Regioni. Il sito open.gov.it non ospiterà solo la consultazione ma è stato pensato per diventare il punto di riferimento anche nella fase di monitoraggio delle azioni quando, a partire da settembre, inizierà la loro attuazione.
In un video il ministro per la Semplificazione e la pubblica amministrazione, Marianna Madia, ha invitato a leggere il Piano e soprattutto ad esserne protagonisti per aiutare a migliorarlo. Alla consultazione online possono partecipare tutti: singoli cittadini, associazioni, amministrazioni, scuole, università, centri di ricerca. E’ sufficiente inviare idee e suggerimenti attraverso il sito open.gov.it.
Con lo sforzo congiunto di associazioni e amministrazioni si è riusciti a mantenere l’impegno, assunto il 6 giugno nel corso della prima riunione del Forum Ogp, di scrivere il piano d’azione in 40 giorni. Si è tuttavia all’inizio di un percorso; la fase più impegnativa sarà quella di attuare le diverse azioni che sono contenute nel piano.
Ogp è un’alleanza multilaterale in cui istituzioni e cittadini lavorano insieme per aumentare la trasparenza dei governi, far crescere la partecipazione delle persone alla cosa pubblica, promuovere l’innovazione combattendo la corruzione. L’Italia partecipa a questo progetto dal 2011 insieme ad altri 69 paesi.
Vi riportiamo un estratto della bozza del terzo Piano disponibile, che introduce il tema:
“Nello sviluppo di questo piano, abbiamo inserito azioni che consentano al Paese di aprirsi ulteriormente, in linea con i valori OGP di accesso all’informazione del settore pubblico, partecipazione civica, accountability e digitalizzazione della pubblica amministrazione. Riteniamo che questi impegni, nel loro complesso, rappresentino un significativo passo in avanti. Dopo l’adozione del Freedom of information act (Foia), nell’ambito della riforma della pubblica amministrazione, lavoreremo per rendere effettivo il diritto di accesso civico e per monitorarne l’attuazione, in modo da comprendere come rafforzarlo ulteriormente in futuro. Tra i primi Paesi ad aderire al progetto dell’International Open Data Charter, oggi l’Italia si doterà di una nuova strategia sui dati aperti della pubblica amministrazione in modo da dare priorità alle richieste che provengono dalla società civile, migliorando la qualità e la disponibilità delle informazioni, rafforzando la trasparenza e incentivando il riutilizzo dei dati pubblicati.
Negli anni scorsi, l’Italia ha avviato importanti progetti di trasparenza come Soldipubblici, OpenCoesione, ItaliaSicura e Opencantieri: con il terzo action plan daremo continuità a questi progetti, potenziandoli, avviando altre iniziative sulla trasparenza degli investimenti pubblici, sui lavori per la banda ultralarga, sulla spesa dei fondi per la cooperazione internazionale, sulla scuola, sul sistema penitenziario oltre che sull’importantissimo settore dei trasporti. Si tratta di impegni che hanno l’obiettivo di promuovere la trasparenza come strumento di partecipazione e monitoraggio civico ma anche di favorire il miglioramento dei servizi offerti ai cittadini.
Il nostro dialogo con la società civile e con i cittadini, avviato con la stesura del Piano, proseguirà attraverso l’implementazione di una strategia della partecipazione che – traendo spunto dalle esperienze e dagli errori del passato – preveda l’adozione di linee guida operative sui processi di partecipazione (quali consultazioni e petizioni) e la realizzazione di significative esperienze, anche a livello locale grazie al coinvolgimento di amministrazioni regionali e comunali.
Si tratta di una significativa novità: è la prima volta che all’interno dell’action plan vengono inseriti gli impegni di amministrazioni diverse da quelle statali. Questo rende il piano un’iniziativa di tutto il Paese, facendo in modo che l’Open Government possa davvero essere conosciuto e percepito dai cittadini, anche sui territori. Le amministrazioni comunali e regionali, oltre alla partecipazione, saranno impegnate in progetti rilevanti per la prevenzione della corruzione e la tutela dei diritti digitali. Lavorare per la digitalizzazione della pubblica amministrazione significa assicurare una più efficace fruizione dei servizi attraverso il potenziamento di SPID, il sistema pubblico di gestione dell’identità digitale che consentirà di accedere con le stesse credenziali ai servizi in rete di tutte le pubbliche amministrazioni ed in prospettiva anche ai servizi offerti dai privati. Inoltre, parallelamente ad azioni volte a promuovere la cultura del governo aperto tra i dipendenti pubblici e i cittadini, realizzando “Italia.it”, un unico punto di accesso verso la pubblica amministrazione. Di seguito, le azioni del piano sono analiticamente descritte, seguendo gli standard forniti da OGP e aggregati secondo tre ambiti:
1.Trasparenza e open data
2.Partecipazione e accountability
3.Cittadinanza digitale e innovazione
Per ciascuna azione sono indicati i soggetti responsabili, gli obiettivi prefissati, gli impegni specifici e i tempi di attuazione.”
Riportiamo alcuni esempi di azioni previste all’interno dei tre ambiti definiti:
– Agenda Nazionale partecipata per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico
– Apertura dei dati sulla mobilità attraverso OpenTrasporti
– FOIA: attuazione e monitoraggio
– Social network per la trasparenza della PA
- Partecipazione e accountability
– Opere Pubbliche 2.0
– Anticorruption Academy
– Roma collabora
- Cittadinanza digitale e innovazione
– Diffusione di SPID a sostegno dell’innovazione
– Diventare cittadini digitali
– Osservatorio sui diritti digitali