A partire da oggi possono essere presentate le domande per beneficiare del Sostegno per l’Inclusione Attiva (SIA), la misura nazionale di contrasto alla povertà che prevede l’erogazione di un contributo economico, condizionato all’adesione a un progetto personalizzato di attivazione sociale e lavorativa, in favore delle famiglie in condizioni di fragilità sociale e disagio economico. Il SIA anticipa, in versione ridotta, alcuni contenuti essenziali del Reddito d’inclusione, in attesa di completamento dell’iter parlamentare e del successivo percorso attuativo della legge delega per il contrasto alla povertà. Una misura che permetterà di dare sostegno a circa 200.000 famiglie, con 500.000 minori, per un totale di quasi un milione di persone, destinata quindi, ad ampliare nel prossimo futuro la platea dei potenziali beneficiari, in modo da raggiungere tutti coloro che ne abbiano bisogno. Il SIA, in questa fase preliminare, si rivolge alle famiglie in condizioni di particolare fragilità sociale e disagio economico, nelle quali almeno un componente sia minorenne oppure siano presenti un figlio disabile o una donna in stato di gravidanza accertata. A caratterizzare il disagio economico, si considera un Isee inferiore o uguale a 3.000 euro, oltre all’assenza di altri trattamenti economici rilevanti (ovvero di valore complessivo superiore a 600 euro mensili) o di strumenti di sostegno al reddito dei disoccupati. La fragilità sociale è definita da una scala di valutazione multidimensionale (si considera, con opportuni punteggi, il numero di figli, la presenza di un solo genitore, di bambini con meno di 3 anni, di una persona con disabilità grave o non autosufficiente, ecc.: è richiesto un punteggio della scala di 45 o più). Il beneficio economico (da 80 a 400 euro mensili, secondo il numero dei componenti il nucleo familiare, erogati attraverso una carta di pagamento elettronica) è concesso bimestralmente e dura un anno. L’erogazione del beneficio viene attivata dal bimestre successivo a quello di presentazione della domanda; pertanto, per potervi accedere già dal primo bimestre (novembre-dicembre 2016), i cittadini avranno tempo fino al 31 ottobre 2016 per presentare la domanda, secondo le modalità stabilite dal proprio Comune di residenza (anche sulla base di indirizzi regionali). Non è comunque prevista una scadenza per la presentazione delle domande, che potranno quindi essere presentate anche nei bimestri successivi.