E’ stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il Decreto ministeriale che definisce caratteristiche e modalità di azione del piano straordinario di dismissione degli immobili pubblici previsto dalla Legge di Bilancio 2019.
Il programma, già adottato con apposito DPCM, potrà avere effetti positivi sulla finanza pubblica sotto diversi punti di vista: l’abbattimento diretto del debito dello Stato, il miglioramento del debito degli Enti locali, nonchè la possibilità, cambiando la proprietà e la destinazione d’uso di alcuni edifici, d’incentivarne il recupero.
Gli immobili ricompresi nel piano di cessione, ai quali ne potrebbero essere aggiunti altri nel corso dell’anno, hanno un valore stimato di circa 1,2 miliardi di euro, nell’obiettivo di conseguire introiti per 950 milioni di euro nel 2019 e per 150 milioni di euro nel 2020 e nel 2021.
A tal fine è prevista l’implementazione di strumenti diversificati di cessione e valorizzazione degli immobili che verranno attuati dai diversi soggetti coinvolti nel piano.
Nell’ambito del decreto l’Agenzia del Demanio ha individuato 420 immobili e terreni di proprietà dello Stato, non utilizzati per finalità istituzionali, per un valore pari a 420 milioni di euro, le cui procedure di dismissione partiranno nei prossimi giorni. E’ infatti prevista entro il mese di luglio la pubblicazione dei primi bandi di vendita, tramite asta pubblica rivolta a investitori e cittadini, che interesseranno circa 90 immobili di quelli inseriti nella lista allegata al decreto.
Sono stati altresì annunciati strumenti promozionali e di supporto finalizzati ad agevolare l’accessibilità alle informazioni e la partecipazione alle aste, che si avvarranno della piattaforma del Consiglio nazionale del notariato. Tutti i dettagli sui beni in vendita, le informazioni sui bandi di gara e i contatti utili per l’assistenza saranno costantemente aggiornati sul sito dell’Agenzia del Demanio. La stessa Agenzia ha già avviato, dall’inizio dell’anno, le attività di cessione che coinvolgono altri 1.200 beni con valore unitario minore, per un totale di circa 38 milioni di euro, che vengono dismessi attraverso avvisi e bandi di gara regionali, nonché trattative dirette laddove previsto dalla normativa (ad es. nei casi di quote indivise o fondi interclusi). Complessivamente quindi l’Agenzia del Demanio procederà all’alienazione diretta di 1.600 immobili per un valore complessivo di 458 milioni di euro.
Vi saranno poi altri immobili di proprietà dello Stato oggetto del piano straordinario di dismissioni, già individuati nell’ambito di quelli in uso al Ministero della Difesa per un valore stimato di 160 milioni di euro per circa 40 unità, che verranno alienati attraverso una delle procedure previste dalla normativa vigente.