L’Amministrazione municipale ha appena approvato le linee guida per la realizzazione di un elenco di soggetti del terzo settore accreditati, che insieme a famiglie e scuole progetteranno e gestiranno il servizio di assistenza educativa agli oltre 4.500 alunni con disabilità che nell’anno scolastico 2018/2019 frequenteranno le scuole dell’infanzia (statali e paritarie), le primarie o le secondarie di primo e secondo grado della città meneghina.
Centonovanta gli Istituti di ogni ordine e grado (per la prima volta anche le scuole superiori) che, grazie al nuovo elenco che sarà istituito con l’apertura dell’avviso pubblico, potranno selezionare l’ente del Terzo Settore che meglio si adatta alle esigenze degli alunni che ospitano: 75 Istituti comprensivi statali, 40 Scuole dell’Infanzia, primarie e secondarie di primo grado paritarie, 45 Scuole secondarie di secondo grado statali e 13 paritarie, 17 Istituti professionali.
Il Comune di Milano si rende in questo modo non solo erogatore, attraverso gli 8,5 milioni di euro previsti per l’assistenza educativa nel 2018, cui si aggiungono circa 4 milioni di euro da parte di Regione Lombardia per le scuole superiori, ma anche e soprattutto regolatore, promotore e garante della qualità e dell’omogeneità dei servizi, attraverso uno strumento che garantisce a famiglie e Dirigenti scolastici adeguati livelli di trasparenza, concorrenza e affidabilità professionale.
Le manifestazioni degli Enti interessati ad accreditarsi verranno valutate da una commissione e dovranno rispettare alcuni requisiti tra i quali una consolidata esperienza nel servizio di assistenza educativa per la comunicazione e le relazioni sociali a scuola, la presenza di figure professionali competenti con specifico titolo per la tipologia di intervento richiesto e adeguato inquadramento contrattuale, una Carta dei Servizi con le modalità di erogazione e le tipologie di prestazioni assicurate, radicamento nel territorio, collegamento con la rete dei servizi pubblici e privati, capacità di realizzare sinergie e di garantire continuità e unitarietà nei confronti dei bambini e ragazzi con disabilità in relazione alle singole specificità.