La Conferenza unificata Stato-Regioni ha dato il via libera all’attuazione del programma d’azione nazionale per la promozione del Sistema integrato di educazione e istruzione rivolto alla fascia di età che va da zero a 6 anni, previsto dalla Legge “La Buona Scuola”. Il Piano, che ha una durata triennale, prevede l’assegnazione alle Regioni di 209 milioni di euro da parte del Miur, destinati ai Comuni beneficiari in forma singola o associata a seconda dei progetti.
“Con questo Piano – ha detto il titolare del Miur, Valeria Fedeli – stiamo garantendo alle bambine e ai bambini pari opportunità di educazione, istruzione, cura, superando disuguaglianze e barriere territoriali economiche e culturali. I servizi per l’infanzia escono dalla dimensione assistenziale ed entrano a pieno titolo nella sfera educativa. L’obiettivo è quello di lavorare in sinergia con tutte le istituzioni coinvolte, per offrire alle famiglie strutture e servizi ispirati a standard uniformi su tutto il territorio nazionale”.
Quest’anno il Fondo è stato ripartito tra le Regioni secondo questi criteri: il 40% in proporzione alla popolazione di età compresa tra zero e 6 anni in base ai dati dell’Istituto nazionale di statistica; per il 50% in proporzione alla percentuale di iscritti ai servizi educativi al 31 dicembre 2015; per l 10% in proporzione alla popolazione di età compresa tra 3 e 6 anni di età non iscritta alla scuola pubblica dell’infanzia, in modo da garantire un accesso maggiore.
Con il via libera al Piano pluriennale di azione nazionale per la promozione del Sistema integrato di educazione e di istruzione da zero a 6 anni sarà possibile realizzare percorsi di crescita in ogni Comune d’Italia, partendo proprio dalle politiche educative per l’infanzia. Nel Piano è prevista una specifica governance del Sistema integrato di educazione e istruzione: il Miur avrà un ruolo di coordinamento in sintonia con le Regioni e i Comuni sulla base del Piano di azione nazionale adottato dal governo.
Il Piano finanzierà interventi in materia di edilizia scolastica, sia con nuove costruzioni che con azioni di ristrutturazione, restauro, riqualificazione, messa in sicurezza e risparmio energetico di stabili di proprietà delle amministrazioni locali. Le risorse sosterranno anche parte delle spese di gestione per l’istruzione 0-6 anni, con lo scopo di incrementare i servizi offerti alle famiglie nonché di ridurre i costi che devono sostenere. Il decreto attuativo della legge 107 approvato ad aprile prevede, inoltre, la costituzione di Poli per l’infanzia per bambini di età fino a 6 anni, anche aggregati a scuole primarie e istituti comprensivi, che serviranno a potenziare la ricettività dei servizi e sostenere la continuità del percorso educativo e scolastico: il decreto di riparto dei 150 milioni di euro di risorse Inail per il triennio 2018-2020, che le Regioni potranno utilizzare per la realizzazione di Poli per l’infanzia, è stato firmato a luglio scorso. Viene prevista la qualifica universitaria come titolo di accesso per il personale, anche per i servizi da 0 a 3 anni, nell’ottica di garantire una sempre maggiore qualità del sistema. Per la prima volta sarà istituita una soglia massima per la contribuzione da parte delle famiglie. È prevista una specifica governance del Sistema integrato di educazione e di istruzione. Al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca spetterà un ruolo di coordinamento, indirizzo e promozione, in sintonia con le Regioni e gli Enti locali .