La commissione Agricoltura del Senato ha approvato il disegno di legge “Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico”.
Il biologico in Italia
l’Italia del bio è leader in Europa con 80mila operatori e 2 milioni di ettari coltivati, pari al 15,8 % della superficie agricola utilizzabile nazionale. La Penisola si posiziona molto al di sopra della media Ue, che nel 2018 si attestava all’8%, e a quella dei principali Paesi produttori come Spagna (10,1%), Germania (9,07%) e Francia (8,06%). Negli ultimi dieci anni, i terreni coltivati con questo metodo sono aumentati di oltre il 75% e i consumi sono più che triplicati. Con questa legge tutto il settore biologico, che riduce fortemente gli impatti negativi dell’agricoltura sugli ecosistemi ed i carichi emissivi, può divenire apripista e modello strategico per attuare la transizione ecologica di tutto il sistema agroalimentare del nostro paese, favorendo a pieno titolo ed in modo attivo e determinante il green deal europeo.
Le novità la legge sull’agricoltura biologica
Tra le novità normative introdotte dalla legge sull’agricoltura biologica, vi è l’introduzione di un marchio per il bio italiano così da distinguere tutti i prodotti biologici realizzati con materie prime coltivate o allevate nel nostro Paese, un modo per garantire la massima trasparenza sull’origine e la filiera dei prodotti e per rendere maggiormente consapevoli i consumatori. Viene istituito, inoltre, un Tavolo tecnico presso il ministero delle Politiche Agricole che coinvolgerà esperti, ricercatori e rappresentanti del settore della produzione biologica al fine di individuare le criticità del settore e offrire le relative soluzioni. Viene rafforzata, poi, la filiera biologica attraverso la promozione dell’aggregazione tra produttori.
Legambiente: “Legge sul bio è un traguardo che aspettiamo da tempo”
“Esprimiamo grande soddisfazione – afferma Stefano Ciafani Presidente Nazionale di Legambiente – per l’approvazione all’unanimità arrivata ieri, da parte della Commissione agricoltura del Senato, del disegno di legge sull’agricoltura biologica. Si tratta di un importantissimo traguardo che aspettavamo da molto tempo e che finalmente è stato raggiunto al quale auspichiamo possa seguire in tempi rapidi l’approvazione del testo in Aula. È senza alcun dubbio di fondamentale importanza che il nostro Paese possa avere finalmente una legge che favorisce, incentiva e promuove l’agricoltura biologica. Coltivare e produrre alimenti contrassegnati dal marchio bio, rappresenta una grande opportunità per la nostra Penisola alla luce degli obiettivi del green deal europeo e delle strategie Farm to fork e Biodiversità che mirano a triplicare entro il 2020 le superfici bio e a ridurre del 50% l’uso dei pesticidi. L’adozione di questo dispositivo è quindi cruciale e determinante sia per la tutela della salute dei cittadini, sia per la salvaguardia degli ecosistemi che per la competitività dell’economia del Paese”.
“Il testo approvato – dichiara Angelo Gentili responsabile Agricoltura di Legambiente – introduce un marchio per ‘biologico italiano’ che può contribuire a consolidare le produzioni, dando più forza ai produttori agricoli nazionali e che rappresenta un obbiettivo di grande portata per rafforzare la filiera sostenibile dell’intero sistema agroalimentare, abbinando al made in Italy il rispetto dell’ambiente e della salute dei consumatori. La legge prevede, inoltre, un tavolo tecnico, un piano di azione nazionale, un fondo per lo sviluppo dell’agricoltura biologica, specifici percorsi formativi e di ricerca, la nascita dei distretti biologici per coinvolgere in modo capillare e determinante i territori. Sono stati infine approvati degli emendamenti che integrano positivamente il testo già approvato alla Camera rafforzando alcuni temi come le sementi biologiche ed il sistema dei controlli all’interno della filiera”.
Fonte: Legambiente