Un’evidenza che emerge dalle stime basate sui dati pubblicati dalla Banca d’Italia che segnano un + 2,5% su base annua. Dagli ultimi dati ufficiali, relativi a marzo 2018, viene confermata la crescita del mercato dei mutui. L’ammontare totale dei prestiti in essere delle famiglie registra una variazione positiva di +2,7% rispetto a marzo 2017 (quando già si manifestavano segnali di miglioramento).
Ad aprile 2018, i tassi di interesse applicati ai prestiti alla clientela si collocano sui minimi storici: il tasso medio sul totale dei prestiti è pari al 2,66%, minimo storico (2,67% il mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007). Basso anchhe il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni che è risultato pari a 1,85% (1,88% a marzo 2018, minimo storico, 5,72% a fine 2007). Sul totale delle nuove erogazioni di mutui circa i due terzi sono mutui a tasso fisso.
Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è risultato pari a1,51% (1,51% anche il mese precedente, valore prossimo al minimo storico di 1,42% segnato a gennaio 2018; 5,48% a fine 2007). Le sofferenze nette (cioè al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse) a marzo 2018 si sono attestate a 53,9 miliardi di euro;un valore in diminuzione di 655 milioni rispetto ai 54,5 miliardi del mese precedente e in forte calo, meno 32,9 miliardi, rispetto al dato di dicembre 2016 (86,8 miliardi). In 15 mesi si sono quindi ridotte di quasi il 38%.
Rispetto al livello massimo delle sofferenze nette raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi), la riduzione è di quasi 35 miliardi, cioè diminuisce di oltre il 39%. Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali si è ridotto a 3,11% a marzo 2018 (era 4,89% a fine 2016). In Italia i depositi (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine) sono aumentati, ad aprile 2018, di circa 55 miliardi di euro rispetto a un anno prima (variazione pari a +3,9% su base annuale), mentre si conferma la diminuzione della raccolta a medio e lungo termine, cioè tramite obbligazioni, per quasi 57,3 miliardi di euro in valore assoluto negli ultimi 12 mesi (pari a -17,9%). La dinamica della raccolta complessiva (depositi da clientela residente + obbligazioni) registra ad aprile 2018 una variazione su base annua di -0,1%.
Dalla fine del 2007, prima dell’inizio della crisi, ad oggi la raccolta da clientela è cresciuta da 1.549 a 1.723,9 miliardi di euro, segnando un aumento, in valore assoluto, di quasi 175 miliardi. Ad aprile 2018 il tasso di interesse medio sul totale della raccolta bancaria da clientela (somma di depositi, obbligazioni e pronti contro termine in euro a famiglie e società non finanziarie) è pari in Italia a 0,73%(0,75% il mese precedente) ad effetto: del tasso praticato sui depositi (conti correnti, depositi a risparmio e certificati di deposito), pari a 0,39% (0,40% a marzo 2018); del tasso sui PCT, che si colloca a 1,51% (1,52% a marzo 2018); del rendimento delle obbligazioni, pari a2,52% (2,55% a marzo 2018).