Con la firma di due protocolli d’intesa il Ministero dell’Ambiente, Federvini e l’Unione italiana Vini guardano alla promozione congiunta dei valori legati alla sostenibilità delle produzioni vitivinicole italiane. A siglare gli accordi il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, nell’ambito degli interventi previsti per la giornata inaugurale della 51esima edizione di VinItaly, la più grande manifestazione al mondo dedicata al vino in corso a Verona. Nell’ambito del progetto VIVA è stato realizzato un disciplinare che costituisce il riferimento tecnico per le aziende che vogliono misurare le proprie prestazioni di sostenibilità sulla base di 4 indicatori (Aria, Acqua, Vigneto e Territorio) e intraprendere il percorso di validazione previsto dal progetto. Il disciplinare, che prevede sia una certificazione di prodotto che aziendale, è aggiornato in base all’evoluzioni normative in materia. Il Ministero dell’Ambiente ha avviato nel 2011 il progetto nazionale VIVA “La Sostenibilità nella Vitivinicoltura in Italia”, che mira a migliorare le prestazioni di sostenibilità della filiera vitivinicola attraverso l’analisi dei quattro indicatori. La fase pilota del progetto ha visto la partecipazione di nove grandi aziende vitivinicole italiane. La fase pilota si è conclusa a giugno 2014: il progetto è stato aperto a tutte le aziende vitivinicole nazionali che sono interessate a prendervi parte.