Piacenza avrà il primo “quartiere cardioprotetto” in Europa. Un’intera area urbana sarà dotata di defibrillatori installati presso i condomini privati. E’ il nuovo e ambizioso progetto illustrato all’ospedale della città da Progetto Vita, l’associazione che da vent’anni si occupa della diffusione capillare sul territorio dei defibrillatori automatici destinati all’uso da parte della popolazione, e che negli anni è riuscita in questo modo a salvare la vita di decine di persone colpite da arresto cardiaco improvviso. Piacenza, da 20 anni, è infatti la culla della cultura della defibrillazione (sono 744 gli apparecchi installati tra città e provincia) e il percorso culturale sviluppato in questo lungo periodo ha cambiato le modalità di intervento nella rete 118 inserendo semplici cittadini e forze dell’ordine nella catena del soccorso. La cardiologa piacentina Daniela Aschieri, fondatrice di questa associazione, ha spiegato la nuova frontiera dell’iniziativa: installare un defibrillatore nei condomini, ogni 150 metri. Questo per aumentare di quattro volte la sopravvivenza di chi venga colpito da arresto cardiaco improvviso. Il quartiere della città di Piacenza scelto per questo progetto pilota è quello di viale Dante, la popolosa area alle porte del centro storico. “Proprio qui – ha spiegato il medico piacentino – si verificano circa 10 casi all’anno, tutti con esito infausto”. I 150 defibrillatori in arrivo saranno donati da Philips. Il progetto (in collaborazione con Anpas, Unione commercianti, Cna Piacenza, Acer) prevede anche la formazione degli abitanti di ogni condominio all’utilizzo dell’apparecchio salvavita: “Formeremo gratuitamente all’incirca 5mila persone, in modo che in ogni famiglia del quartiere vi sia una persona in grado di intervenire in caso di bisogno”.