A Cagliari dal 29 gennaio è operativa una unità mobile di supporto per la realizzazione di interventi presso le strutture di accoglienza e i servizi psico-socio-sanitari pubblici, oltre ai servizi prestati presso le strutture sanitarie preposte. Si tratta di un’iniziativa promossa dalla Giunta regionale e realizzata dall’Azienda Tutela Salute (Ats), Dipartimento di prevenzione di Cagliari, nell’ambito del progetto finanziato con il Fondo Asilo migrazione (Fami) del Ministero dell’Interno.
Presso l’unità mobile è stata attiva un’equipe multi-disciplinare per garantire un servizio rivolto alle persone vulnerabili ospiti dei centri accoglienza per richiedenti asilo. L’equipe è costituita da personale della Ats e da personale esterno specializzato. Il mezzo mobile è messo a disposizione dalla stessa Azienda che opererà sulla base dei reali bisogni manifestati dai Centri di accoglienza. I casi individuati verranno così tempestivamente approfonditi a cura degli specialisti delle diverse equipe di riferimento (psichiatrica, ginecologica e pediatrica).
L’obiettivo del progetto è quello di rafforzare i servizi sanitari istituzionali rivolti ai richiedenti asilo, attraverso l’individuazione di un nuovo modello di accoglienza sanitaria per i portatori di esigenze particolari che preveda l’approccio tipico della medicina di prossimità. Nel corso dell’anno verranno inoltre attivati interventi formativi, a livello regionale, rivolti a circa 60 operatori sanitari coinvolti nell’attività della medicina delle migrazioni. L’attenzione sarà concentrata sul tema della vulnerabilità post-traumatica e grave disagio psicosociale.