Infrastrutture, comunicazione ed educazione sono i tre punti chiave sui quali si basa una buona strategia di sviluppo dell’uso della bicicletta in ambito urbano. Lo sa bene Bologna che è da tempo attiva sul tema. E proprio nel capoluogo emiliano sono arrivate le prime 50 eBike. Le biciclette a pedalata assistita di Mobike, il gestore del bike sharing del Comune, dotate di un motore elettrico per aiutare la pedalata senza però eliminarla. Le bici sono in grado di semplificare e velocizzare al massimo gli spostamenti in città integrandosi senza criticità nel sistema dei trasporti pubblici urbani. La tariffa è di 2 euro ogni mezz’ora. La eBike andrà parcheggiata dentro gli appositi hub visibili sull’app dell’utente. A Bologna ve ne sono 54, sia fuori che dentro l’area operativa (quella del centro storico). L’applicazione suggerirà lo stallo più vicino, indicando la distanza e il percorso da compiere. Se invece la bici non venisse parcheggia nell’area operativa bensì al di fuori di un apposito eBike hub, Mobike addebiterà agli utenti un costo aggiuntivo di 10 euro.
Se poi la bici dovesse venire parcheggiata fuori dall’area operativa, quindi fuori dal centro storico, e fuori da un eBike hub, Mobike addebiterà agli user un costo aggiuntivo di 50 euro.
Gli addebiti saranno prelevati direttamente dal plafond Mobike dell’utente. Qualora il credito del portafoglio eBike fosse negativo non sarà più possibile utilizzare l’app se non inserendo una nuova ricarica sufficiente a coprire il debito pregresso.
Mobike è un’impresa cinese, che offre un servizio di bike sharing a flusso libero senza l’uso di stalli per il parcheggio. L’azienda ha sede in Cina, ma è presente, con successo crescente, in tutto il mondo ed è il più grande operatore esistente in questo settore.