L’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) ha pubblicato il suo ultimo Report trimestrale sulla qualificazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza, fotografando lo stato dell’arte alla chiusura del primo biennio (1° luglio 2023 – 30 giugno 2025) e fornendo una prima analisi dell’impatto dei nuovi criteri introdotti dal decreto correttivo (d. lgs. n. 209/2024) al Codice degli Appalti.
I numeri del primo biennio (2023-2025)
Alla fine del primo biennio, il totale delle amministrazioni qualificate è pari a 4.903. La maggioranza è qualificata per entrambi i settori:
- 59,5% (2.917 enti): Qualificate per entrambi i settori, ovvero “Lavori” e “Servizi e forniture”.
- 29,2% (1.431 enti): Qualificate solo per “Servizi e forniture”.
- 11,3% (555 enti): Qualificate solo per “Lavori”.
In termini assoluti, le qualificazioni coprono 3.472 enti per i “Lavori” e 4.348 enti per i “Servizi e forniture”. Il numero di domande di qualificazione inviate (non incluse le qualifiche di diritto) è stato maggiore per i “Servizi e forniture” (6.306) rispetto ai “Lavori” (5.722).
Per quanto riguarda i livelli di qualificazione, la struttura è simile tra i due settori:
- Il livello massimo è stato ottenuto dal 55% degli enti qualificati per i “Lavori” e dal 57,8% per i “Servizi e forniture”.
- Queste percentuali salgono rispettivamente al 76,1% e al 75,7% per i soggetti che svolgono funzioni di centralizzazione delle committenze.
L’impatto dei nuovi criteri: promossi e “retrocessi”
Il Report offre una prima indicazione sull’efficacia dei nuovi criteri, confrontando le stazioni appaltanti che hanno presentato istanza per entrambi i bienni:
Settore “Lavori”: Il nuovo biennio mostra un ampliamento del perimetro delle gare considerate (ora Cig sopra 150mila euro, prima sopra 500mila euro), che ha avuto un effetto propulsivo:
- Su 1.240 enti, 63 stazioni appaltanti che non erano qualificate lo sono diventate con i nuovi criteri.
- Al contrario, 35 enti precedentemente qualificati ora non lo sono più.
Settore “Servizi e forniture”: In questo settore, dove non c’è stato un analogo allargamento del perimetro:
- Su 1.400 enti, si registra un saldo negativo: 91 enti precedentemente qualificati ora non lo sono, a fronte di 4 enti che hanno acquisito la qualifica.
È stato inoltre evidenziato che circa il 30% degli enti qualificati per i “Servizi e forniture” e quasi il 20% di quelli per i “Lavori” ha usufruito della clausola di salvaguardia che consente di mantenere il livello di qualificazione precedente per un anno in caso di lieve diminuzione del punteggio.
Fonte: ANAC