Torino si consolida come punto di riferimento nell’innovazione digitale e nell’Intelligenza Artificiale (AI) con la nascita della Digital Revolution House (DRH). Questo nuovo hub di ricerca e formazione è il frutto di un’alleanza strategica tra Fondazione CRT, il Politecnico di Torino e l’Istituto Italiano di Intelligenza Artificiale (AI4I).
Un investimento per il futuro
Il progetto è sostenuto da un investimento complessivo di oltre 40 milioni di euro, di cui 15 milioni messi a disposizione da Fondazione CRT. L’obiettivo è creare un ecosistema solido e competitivo, rafforzando la vocazione di Torino come “laboratorio dell’innovazione”.
La presidente di Fondazione CRT, Anna Maria Poggi, sottolinea che l’iniziativa mira a generare sviluppo sostenibile, attrarre talenti internazionali e creare opportunità concrete per il territorio.
Il polo dell’innovazione
La Digital Revolution House sorgerà all’interno della Cittadella Politecnica e sarà uno spazio flessibile e tecnologicamente avanzato, ispirato al modello di successo delle OGR Torino.
Il rettore del Politecnico, Stefano Corgnati, spiega che il centro svilupperà un grande polo di innovazione sulle nuove frontiere del digitale, strettamente connesso con l’AI4I e il Centro Nazionale sull’Intelligenza Artificiale. Il DRH occuperà due piani del centro per ospitare le attività dell’AI4I, rendendolo parte integrante dell’ecosistema politecnico.
L’hub è pensato per:
- Ospitare attività didattiche innovative per gli studenti.
- Offrire laboratori e ambienti di ricerca interdisciplinare.
- Favorire la sperimentazione e il trasferimento tecnologico in collaborazione con partner accademici e industriali.
Attrazione di talenti globali
Per Fabio Pammolli, presidente di AI4I, la DRH è una sinergia chiave: l’obiettivo è attirare un numero significativo di giovani scienziati da tutto il mondo, offrendo loro spazi moderni e collaborativi per operare sulla frontiera più avanzata della ricerca tecnologica, in stretta vicinanza con il Politecnico e le OGR.
La struttura, che si svilupperà su cinque livelli fuori terra e uno interrato, è già in costruzione. Prevede al piano terra la Casa dei Team per la ricerca sperimentale degli studenti, aule modulari per la formazione al primo piano, e i livelli superiori dedicati alla ricerca applicata in collaborazione con partner pubblici e privati.
L’edificio sarà realizzato secondo il Protocollo Itaca, garantendo alti standard di sostenibilità ambientale in termini di consumi, impatti e salute.