Il Dipartimento per le politiche di coesione e per il sud ha finalizzato l’iter di selezione e riprogrammazione per il “Potenziamento dei servizi e delle infrastrutture sociali di comunità”, una misura da 500 milioni di euro destinata a contrastare l’esclusione sociale e la marginalità nelle aree interne del Paese, come comuni intermedi, periferici e ultra-periferici.
Inizialmente parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), l’investimento è stato formalmente stralciato a seguito della revisione del Piano approvata dal Consiglio UE a dicembre 2023. Tuttavia, il Dipartimento ha confermato la misura, che sarà ora interamente finanziata con risorse nazionali, come stabilito dal decreto-legge n. 19 del 2 marzo 2024.
Cosa finanzia la misura
L’obiettivo primario è potenziare e creare nuove infrastrutture e servizi sociali di base per le comunità più isolate. Tra gli interventi finanziati rientrano:
- Sanità di comunità: Servizi di assistenza domiciliare per anziani, infermieri e ostetriche di comunità, potenziamento di piccoli ospedali (senza pronto soccorso) o servizi di base come radiologia e cardiologia, e infrastrutture per l’elisoccorso.
- Inclusione sociale: Rafforzamento dei centri per disabili, centri di consulenza, e strutture per l’accoglienza dei migranti.
- Servizi culturali e sportivi a supporto della vita comunitaria.
L’iter di selezione: 803 progetti ammessi
L’avviso pubblico, lanciato dall’Agenzia per la Coesione Territoriale (le cui funzioni sono state poi trasferite al Dipartimento) con decreto n. 100 del 30 marzo 2022, ha generato una forte risposta.
In totale sono pervenute 2550 domande di finanziamento. Dopo la valutazione, 2186 sono risultate idonee. La graduatoria finale, consolidata nell’ottobre 2023, ha ammesso a finanziamento i primi 803 progetti per un importo complessivo di 500 milioni di euro. Per tutti i progetti ammessi sono stati sottoscritti specifici Accordi di concessione con i Soggetti Attuatori.
La riprogrammazione e le coperture nazionali
La decisione di esecuzione del Consiglio UE ha reso necessario un aggiornamento delle coperture. Le risorse da 500 milioni di euro sono state sostituite con fondi nazionali con una distribuzione pluriennale che arriva fino al 2029. La ripartizione finanziaria iniziale prevedeva:
- 2024: 45 milioni di euro
- 2025: 95 milioni di euro
- 2026 e 2027: 125 milioni di euro ciascuno
- 2028: 75 milioni di euro
- 2029: 35 milioni di euro
Tuttavia, la Legge di Bilancio 2025 (n. 207 del 30 dicembre 2024) ha già apportato una riduzione complessiva di 34,5 milioni di euro sull’importo totale autorizzato, modificando le assegnazioni per gli anni 2025-2027.
A seguito di queste modifiche normative, il Dipartimento ha proceduto all’aggiornamento degli Accordi di concessione iniziali con i Soggetti Attuatori. Ad oggi, risultano aggiornati 800 degli 803 Accordi sottoscritti, segnando il passaggio definitivo alla gestione con fondi nazionali.
Il monitoraggio dell’avanzamento fisico, procedurale e finanziario della misura avverrà attraverso la piattaforma unica nazionale ReGis, gestita dalla Ragioneria dello Stato.
Fonte: Dipartimento per le politiche di coesione e per il sud