Pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge n. 132/2025: il provvedimento stabilisce l’approccio “antropocentrico” e impone il controllo sui rischi economici e sociali. Entrata in vigore fissata per il 10 ottobre.
Il panorama normativo italiano sull’Intelligenza Artificiale si arricchisce di un nuovo, fondamentale tassello. È stata infatti pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge n. 132 del 23 settembre 2025, recante “Disposizioni e deleghe al Governo in materia di intelligenza artificiale”. Il provvedimento, che entrerà in vigore il prossimo 10 ottobre, ha l’obiettivo di definire i principi guida per la sua diffusione nel Paese.
L’Approccio Antropocentrico
Il cuore della norma è racchiuso nell’Articolo 1, che ne delinea finalità e ambito di applicazione. La legge si pone l’obiettivo di stabilire i principi che dovranno regolare ogni fase: dalla ricerca e sperimentazione, allo sviluppo, fino all’adozione e applicazione pratica di sistemi e modelli di IA.
L’elemento centrale della filosofia del legislatore è l’approccio “antropocentrico”. Il testo mira a promuovere un utilizzo dell’intelligenza artificiale che sia non solo corretto e trasparente, ma soprattutto responsabile, per cogliere appieno le opportunità offerte dalla tecnologia senza sacrificare i valori essenziali.
Vigilanza sui Rischi e Rapporto con l’UE
Oltre a incentivare un uso etico, la legge istituisce un meccanismo di vigilanza obbligatoria sui potenziali pericoli. Viene espressamente garantito il controllo sull’impatto che l’IA potrebbe generare in ambito economico, sociale e, in particolare, sui diritti fondamentali dei cittadini.
Un punto chiave è la stretta connessione con il quadro normativo dell’Unione Europea. Le disposizioni della nuova legge italiana dovranno infatti essere interpretate e applicate in piena conformità con il Regolamento (UE) 2024/1689 – noto come l’AI Act – approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio il 13 giugno 2024, di cui si citano espressamente gli estremi.