Il tema della legalità è sempre più al centro del dibattito preelettorale, e si conferma particolarmente sensibile per gli amministratori locali, sia in quanto vittime di intimidazioni da parte della criminalità organizzata, sia come sfida di buon governo e di rispetto delle regole. Non a caso, il presidente dell’Anci, Piero Fassino, ha speso parole di forte apprezzamento nei confronti del Sindaco di Licata, recentemente oggetto di un attentato incendiario per aver demolito alcune abitazioni abusive.
“Angelo Cambiano è un uomo e un Sindaco coraggioso e tutti i Sindaci italiani non possono che stare al suo fianco. Come presidente Anci esprimo vicinanza, sostegno e appoggio alla sua battaglia. La sua vicenda indica quanto sia complesso e difficile il mestiere di Sindaco anche se viviamo in un tempo in cui il nostro lavoro non è rispettato. Il comportamento di Cambiano – ha aggiunto – è da apprezzare sul piano morale, civile e istituzionale, poiché ha fatto fino in fondo la propria parte per riaffermare i valori della legge e della legalità in una terra troppo spesso violata e insidiata da poteri criminali”.
Per l’occasione, il presidente dell’Anci ha voluto anche rimarcare il momento difficile che vivono i Sindaci. “In Italia, nei circa 8mila Comuni, sono più di 120mila gli amministratori di tutti i colori politici e il 99% di loro lavora per la propria comunità con disinteresse, dedizione e passione. Oggi tutti si ricordano le difficoltà del mestiere di Sindaco, ma viviamo in un tempo in cui il lavoro dei primi cittadini non è rispettato ma anzi basta essere esponente politico per essere indicato come potenziale malfattore. Bisogna cominciare a cambiare registro e non ricordarsi di quanto fanno i Sindaci solo quando ci sono fatti di cronaca come questo”.