Si aspetta il sì del Parlamento, ma ormai la vicenda relativa alle indennità che concorrono alla formazione dell’ISEE sembra sia giunta al termine. Il 3 maggio, infatti, il Consiglio dei Ministri, tramite un emendamento che è stato inserito nel Decreto Legge 42/2016, quello sulla scuola, ha modificato il calcolo dell’ISEE. Di fatto, il Governo ha corretto la normativa tenendo conto di quanto stabilito dai giudici del Tar del Lazio e del Consiglio di Stato. Le indennità per disabili non concorreranno più alla formazione del reddito per quanto concerne l’ISEE.
L’Anci esprime “apprezzamento – e ringrazia in particolare il ministro Poletti” – per la scelta del Governo di intervenire con un provvedimento d’urgenza, come richiesto dall’Associazione, attraverso un emendamento al Dl 42 sulla “scuola bella”, per recepire le sentenze del Tar Lazio confermate dal Consiglio di Stato e rivedere lo strumento dell’Isee per i nuclei familiari con disabili.
L’Associazione si augura che il provvedimento d’urgenza “sia seguito da una seconda fase di rapida e complessiva revisione dello strumento, in chiave maggiormente selettiva ed equa”.
Qualche preoccupazione permane, da parte dei Comuni, a causa dei maggiori oneri per le amministrazioni locali derivanti dall’intervento normativo, e a causa del termine di 30 giorni dalla conversione del decreto legge per adeguare i regolamenti comunali. Per questo motivo, Anci ha richiesto a Inps un supporto formativo e una facilitazione nell’estrazione massiva di dati dalla banca dati Isee.
Infine, Anci esprime “forte preoccupazione per la mancata previsione, nel provvedimento, della disciplina per la gestione della fase che va dalle sentenze del Tar Lazio a quelle del Consiglio di Stato, in chiave di tutela degli enti locali dai ricorsi; disciplina utile anche a garantire la sostenibilità nell’erogazione dei servizi al cittadino”.