Il mantenimento di vincoli generalizzati al turnover del personale (25%) “accentua il rischio di depauperamento della professionalità interna e compromette il conseguimento delle finalità” di efficienza delle amministrazioni”. Lo ha detto il delegato alla Finanza locale dell’Anci e sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli, al termine dell’audizione di ieri pomeriggio presso la Commissione Bilancio della Camera, dove Anci è stata ascoltata sul Documento di economia e finanza 2016.. L’associazione dei Comuni conferma l’impegno per l’efficientamento finanziario, ma auspica “una riflessione” sulle norme che disciplinano la spesa per il personale, definendo i vincoli “contradditori e scoordinati”.
L’Anci esprime una valutazione “complessivamente positiva” sul Def 2016 che riconosce anche al sistema delle autonomie locali “un ruolo attivo nelle principali sfide che attendono il Paese”. Tuttavia, l’associazione dei Comuni pone l’accento su alcune questioni, a cominciare dai rischi su un quadro normativo incompleto che consenta effettivamente il rilancio degli investimenti. Tanto che, si sottolinea, in assenza di novità si rischiano “controeffetti depressivi”.
l’Anci riconosce che il Def “mantiene l’indirizzo di espansione delle capacità di investimento del sistema delle autonomie locali intrapreso già con la Legge di stabilità 2016 attraverso l’abbandono del Patto di stabilità interno” ma sottolinea anche che sono necessari “ulteriori messe a punto in ottica di stabilizzazione pluriennale delle regole finanziarie. L’abbandono del Patto a favore di un vincolo più direttamente legato alla gestione del bilancio di competenza e l’applicazione del principio del pareggio di bilancio contenuto nella legge n. 243 del 2012 necessitano, infatti, di interventi di modifica della legge 243, senza i quali l’impulso alla ripresa degli investimenti comunali potrebbe venir meno, con controeffetti depressivi che lo stesso Def esclude dall’orizzonte programmatico della finanza pubblica”.