Capelli lunghi, mento prognato, occhialini tondi ed espressione distante, sempre assorto in qualcosa d’altro, colui che forse non sapeva sorridere, lo ricordiamo così Gianroberto Casaleggio. Aveva 61 anni l’ideologo del Movimento 5 Stelle che è moto questa notte all’Ospedale Auxologico di Milano. Appena due anni fa era stato operato per un edema cerebrale.
Se ne è andato in silenzio il guru del web, colui che ha creato la Casaleggio Associati (operazione dai grandi numeri di business e comunicazione), la società informatica ed editoriale che si occupa di strategie di rete, di cui era socio fondatore e presidente, curando altresì per anni il blog di Grillo.
Nel 2005 Casaleggio fonda la meetup, una piazza virtuale dove gli attivisti del Movimento pentastellato possono incontrarsi. Con lui a parola democrazia digitale assume un significato assai ampio e variamente declinabile rispetto al concetto di democrazia diretta. Ed è la democrazia diretta. Nel 2013 l’ideologo del Movimento 5 Stelle, intervistato da Gianluigi Nuzzi per il Festival letterario “Ponza d’autore” ha parlato del suo concetto di democrazia e della situazione politica italiana dicendo: “Si sta imponendo in modo diverso da quello del Paese, ma ha già portato alla ribalta le istanze di moltissime persone che prima non partecipavano alla vita politica”.
Poi un libro scritto a quattro mani, Casaleggio – Beppe Grillo, dal titolo tutt’altro che rassicurante “Siamo in guerra” per una nuova politica e dove, sempre più, la rete si contrappone ai partiti. Nella sua ultima fatica letteraria “Veni, vidi web” l’ideologo pentastellato esprime invece il proprio tecno-entusiasmo, una sorta di manifesto, insomma, in cui descrive come Internet potrà cambiare la storia. Un nuovo contenitore “un enorme meetup in cui tutto è libero e le infrastrutture sono inutili”. Con Casaleggio la rete cambia la politica, introducendo un rapporto “diretto” tra rappresentanti istituzionali e cittadini per trasformare, almeno negli intenti, i desideri della pubblica opinione in realtà. Utopia o distopia, questo Gianroberto non ha avuto il tempo di spiegarcelo.