Si chiama Building Information Modeling (Bim) la tecnologia digitale destinata a cambiare il modo di lavorare nel settore delle costruzioni, opere pubbliche comprese, che in Italia conta circa 1,3 milioni di addetti e contribuisce al 9% del Pil. Se n’è parlato oggi a Roma in un incontro svoltosi a Palazzo Vidoni – sede del Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri – aperto dal Ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, e dal capo dipartimento della Funzione pubblica, Marcello Fiori.
La Commissione Europea sollecita da tempo, anche mediante l’istituzione di gruppi di lavoro transnazionali, la diffusione del BIM, processo di costruzione in 3D che permette di gestire in modo informatico, e di condividere, le informazioni su un’opera durante ogni fase di costruzione e per tutto il suo ciclo di vita. Una vera e propria rivoluzione digitale, diretta a offrire risparmi di costi, efficienza produttiva, aumento della qualità delle infrastrutture e degli edifici, migliori prestazioni ambientali, trasparenza e tracciabilità dei processi operativi. E ancora sicurezza dei cantieri, qualità del flusso di comunicazione tra committenti e operatori economici.
Anche in Italia il BIM può rappresentare una leva strategica per l’incremento del valore, dell’innovazione e della qualificazione delle competenze professionali nell’intero settore delle costruzioni. Ancora di più con l’entrata in vigore del Nuovo Codice dei Contratti Pubblici, che permette a questa piattaforma di trovare terreno fertile per apportare i benefici già realizzati in altri Paesi europei come Estonia, Finlandia e Olanda, oltre alla Gran Bretagna dove è utilizzata da anni.
Moderato da Francesca Medda, docente dell’University College of London esperta di BIM, il workshop ha messo a confronto le opportunità, ma anche le criticità, derivanti dall’uso di tale tecnologia raccontate da opinion-maker e leader affermati del settore che l’hanno già sperimentata sul campo. Tra gli altri, manager di Aeroporti di Roma S.p.A, che con il BIM ha realizzato anche le ultime trasformazioni dell’aeroporto di Fiumicino, considerato all’avanguardia nel settore; di Minnucci Associati srl, società di ingegneria di rilievo internazionale che ha anche vinto premi nel settore BIM; di Agenzia del Demanio, che attraverso il BIM gestisce il patrimonio pubblico italiano, valorizzandone anche la bellezza culturale. Per comprendere quali leve introdurre per accompagnare la diffusione di questo strumento, sono intervenuti anche rappresentanti di gruppi di lavoro europei, di Sna, Ifel e Itaca.
L’evento è solo un ‘kick off’, che oltre ad avere finalità informative si propone di dare vita ad un vero e proprio network tra le diverse professionalità del settore, con l’obiettivo di condividere esperienze e conoscenze in modo strutturato. Seguiranno altri momenti di incontro, sia sui profili regolatori e giuridici del BIM, sia sulle altre tecnologie innovative destinate a impattare sempre di più sulle pubbliche amministrazioni e, quindi, sulla qualità dei servizi offerti a cittadini e imprese.
Fonte: Ministero per la Pubblica Ammistrazione