La telemedicina è uno strumento potente e per questo l’AUSL di Ferrara ha avviato un progetto pilota dedicato ai pazienti diabetici per implementare le televisite di controllo dei medici di famiglia che potranno effettuare dei teleconsulti con gli specialisti della Diabetologia territoriale per ulteriori confronti ai fini di gestire al meglio i pazienti cronici.
Si tratta di un’innovazione da estendere ai pazienti affetti da patologie croniche come quelle cardiache, ma che potrebbe rivelarsi interessante per i più giovani che hanno poco tempo a disposizione, ma che riescono a beneficiare del miglior rapporto con la tecnologia; del resto l’AUSL di Ferrara sta sperimentando da 1 anno le videovisite, di cui 193 televisite cardiologiche e 157 diabetologiche.
Al nuovo servizio viene affiancato l’ampliamento del servizio di telerefertazione dell’elettrocardiogramma che è operativo da novembre 2021: basti pensare che solo tra il 2022 e il 2023 sono state eseguite 311 telerefertazioni.
L’Italia presenta l’indice di rischio più elevato di insorgenza di diabete nelle persone over 65 anni e la provincia di Ferrara presenta una prevalenza del diabete del 9%, superiore alla media regionale (7%) e nazionale (6%), con 30.000pazienti che sfiora le 30.000 unità. L’assistenza diabetologica è storicamente imperniata sull’Unità operativa di Diabetologia Territoriale che opera sui 3 distretti provinciali all’interno delle Case di Comunità con team diabetologici dedicati e sull’attività dei medici di famiglia.
In pratica, una volta formulata la diagnosi di diabete dal medico di famiglia, la persona viene indirizzata presso uno degli ambulatori della Diabetologia Territoriale per un inquadramento diagnostico terapeutico che prevede una visita medica, un colloquio nutrizionale, un counseling sullo stile di vita.
Successivamente, i pazienti con compenso metabolico stabile e privi di complicanze vengono “riaffidati”al loro medico, circa la metà dei 30.000 presenti in provincia, per questi pazienti il dialogo e il contatto tra il medico di famiglia e la Diabetologia deve essere continuativo. Nel percorso di presa in carico potranno essere coinvolti altri specialisti quali il cardiologo e/o il nefrologo, al fine di migliorare la presa in carico dei pazienti, tale percorso permetterà di minimizzare il rischio di progressione delle complicanze anche alla luce delle evidenze emerse in campo diabetologico, cardiologico e renale.
Fonte: Comune di Ferrara