Pubblicato in Gu Serie Generale n. 73 del 27 marzo 2023 il Decreto 20 marzo 2023 del Ministero dell’Interno recante l’ “Approvazione della modalita’ di certificazione per l’assegnazione, nell’anno 2023, del contributo per il finanziamento della spesa sostenuta nell’anno 2022 per il personale collocato in distacco per motivi sindacali“.
La Spesa ammissibile al rimborso è relativa all’ «aspettativa per motivi sindacali» di cui all’art. 1-bis del decreto-legge 25 novembre 1996, n. 599, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 gennaio 1997, n. 5, e deve intendersi riferita all’istituto del «distacco sindacale», pertanto solo gli enti, di cui all’art. 2, punto 1, del decreto che hanno sostenuto, nell’anno 2022, oneri per il personale cui è stato concesso il distacco per motivi sindacali, sono legittimati alla trasmissione della certificazione, con le modalita’ e i termini di cui ai successivi articoli 2 e 3 del presente decreto.
Il suddetto art. 2 comma 1 prevede espressamente quanto segue:
<<E’ approvata la modalita’ di certificazione presente nell’Area riservata del Sistema certificazioni enti locali («Area certificati – TBEL, altri certificati) accessibile dal sito web della Direzione centrale per la finanza locale all’indirizzo https://finanzalocale.interno.gov.it/apps/tbel.php/login/verify relativa all’attribuzione, per l’anno 2023, a favore di comuni, province, Citta’ metropolitane, liberi consorzi comunali, comunita’ montane e I.P.A.B. (ora A.S.P.), ad esclusione degli enti appartenenti alle regioni Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta, del contributo per le spese sostenute per il personale cui e’ stato concesso, nell’anno 2022, l’aspettativa per motivi sindacali – rectius distacco per motivi sindacali>>.
A norma del comma 2 dello stesso articolo la certificazione dovrà essere compilata esclusivamente con metodologia informatica, avvalendosi dell’apposito documento informatizzato che sarà messo a disposizione degli enti nell’ambito della predetta Area riservata a decorrere dal 18 aprile 2023 e fino alle ore 23,59 del 31 maggio 2023.
All’articolo 3 del decreto sono contenute ulteriori indicazioni operative.
Fonte: Gazzetta Ufficiale