Il Parlamento Europeo, insieme agli Stati membri e alla Commissione UE, ha fissato gli obiettivi e i traguardi da attuare nei 4 settori chiave delle competenze digitali, delle infrastrutture, della digitalizzazione delle imprese e dei servizi pubblici online per il prossimo decennio.
Ci si riferisce al decennio digitale che traghetterà l’Europa al 2030 tramite un processo di cooperazione che si snoderà attraverso tappe fondamentali per arrivare al 2030 migliorando le competenze digitali di base e avanzate dei cittadini, ma anche l’adozione delle tecnologie abilitanti, come l’intelligenza artificiale, i dati e il cloud, nelle imprese di qualsiasi forma e dimensione all’interno della UE. Non solo, il percorso punta a dare impulso all’infrastruttura dell’UE per la connettività e il calcolo nonché rendere disponibili online i Servizi pubblici e la Pubblica amministrazione; così facendo si migliora la competitività delle imprese, si garantisce un accesso equo alle opportunità digitali per i cittadini nonché lo sviluppo di soluzioni innovative sostenibili per il progresso della comunità.
Nei prossimi mesi la Commissione, insieme agli Stati membri, svilupperà indicatori chiave di prestazione (ICP) utilizzati per monitorare i progressi compiuti verso il conseguimento dei singoli obiettivi, nel quadro dell’annuale indice di digitalizzazione dell’economia e della società (DESI). Gli Stati membri prepareranno a loro volta le tabelle di marcia strategiche nazionali entro 9 mesi da oggi, descrivendo le politiche, le misure e le azioni che intendono adottare, a livello nazionale, per conseguire gli obiettivi e i traguardi del programma.
La messa in comune degli investimenti tra gli Stati membri è necessaria per conseguire alcune delle ambizioni degli obiettivi del decennio digitale, per unire gli sforzi e ottenere un impatto su vasta scala, il programma strategico istituisce un processo per individuare e avviare progetti multinazionali in settori quali, tra l’altro, il 5G, i computer quantistici e le pubbliche amministrazioni connesse.
A giugno la Commissione pubblicherà la 1° Relazione sullo Stato del decennio digitale, al fine di fornire aggiornamenti, valutazioni e raccomandazioni sui progressi compiuti verso il conseguimento dei traguardi e degli obiettivi e a ottobre gli Stati membri presenteranno le tabelle di marcia strategiche nazionali, su cui la Commissione avrà pubblicato orientamenti al fine di fornire sostegno.
Il contesto di riferimento si sviluppa dal 9 marzo 2021, data in cui la Commissione ha presentato la sua visione della trasformazione digitale dell’Europa entro il 2030 nella comunicazione Bussola per il digitale: il modello europeo per il decennio digitale. Nel suo discorso sullo stato dell’Unione del settembre 2021, la Presidente Ursula von der Leyen ha presentato il Percorso per il decennio digitale, un solido quadro di governance per conseguire gli obiettivi digitali, che richiede sforzi e investimenti combinati per creare in Europa un ambiente digitale in grado di guidare il futuro, dando nel contempo possibilità di agire ai cittadini e alle loro imprese. Nel luglio 2022 il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Unione europea hanno raggiunto un accordo politico. Parallelamente, nel dicembre 2022, c’è stata la dichiarazione solenne inter istituzionale sui diritti e i principi digitali: il “DNA digitale” dell’UE. La Commissione fornirà, infine, una valutazione dell’attuazione dei principi digitali nella Relazione annuale, al fine di garantire che le libertà e i diritti sanciti dal quadro giuridico dell’UE siano rispettati online come lo sono offline.
FONTE: Commissione Europea