“L’immigrazione è una piaga incurabile. L’integrazione è impossibile e genera soltanto conflitti”. Idee malsane professate da molti in questa fase di turbolenze che appaiono ingovernabili e che stanno minando la struttura stessa dell’Unione europea. Eppure, la realtà presenta sfaccettature insospettabili che contraddicono i luoghi comuni più diffusi. Un esempio per tutti: la celebre rivista Fortune ha inserito quest’anno nella classifica degli uomini più influenti del mondo, al 40° posto, Domenico Lucano, Sindaco di Riace, paesino in provincia di Reggio Calabria. La motivazione è semplice e insieme straordinaria: la cittadina ha realizzato un modello di integrazione vincente, puntando sugli immigrati contro lo spopolamento e per salvaguardare le attività artigianali e i vecchi mestieri destinati ad estinguersi.
“Ai cittadini dico sempre che abbiamo un patrimonio superiore a tutti: siamo ‘il paese dell’accoglienza’ e questo è arrivato in ogni parte del mondo. Dobbiamo essere orgogliosi ogni giorno e dobbiamo tenere fede a queste parole come valore umano”, dichiara Domenico Lucano per spiegare il “miracolo” di essere citato da un magazine così prestigioso in quanto unico italiano presente nella lista. “Soprattutto all’inizio l’esperienza di Riace si è svolta nel silenzio – aggiunge il Sindaco – In un mondo molto orientato a proteggere ognuno se stesso e il proprio tornaconto, quella di Riace è una storia eclatante. Tutto è iniziato per caso, per uno sbarco avvenuto qui nel 1998 – ricorda il Primo cittadino – La comunità locale, in nome di antichi valori mai dimenticati, ha accolto senza paura. Nel 2001 è iniziata un’accoglienza organizzata con il programma nazionale asilo. Poi, c’è stata la partecipazione del Comune.
Case abbandonate sono state recuperate e ci vivono i migranti. Oggi, nella parte alta di Riace la popolazione è composta per la metà d’immigrati”, sottolinea il Sindaco secondo il quale si vive un’integrazione che dovrebbe essere ovunque “normale, senza nessuna paura. “Per decenni l’emigrazione ha prosciugato la vita a Riace, un villaggio di 2.000 abitanti sulla costa calabrese – racconta Fortune – Quando una barca di profughi curdi ha raggiunto le sue coste nel 1998, Lucano, che all’epoca faceva l’insegnante, ha visto un’opportunità. Ha offerto loro appartamenti abbandonati di Riace insieme alla formazione per il lavoro. Diciotto anni dopo, il Sindaco Lucano è salutato come colui che ha salvato la città, la cui popolazione oggi include migranti provenienti da 20 nazioni, ringiovanendo l’economia del Comune (Riace ha ospitato più di 6.000 richiedenti asilo in tutto). Anche se la sua posizione pro-rifugiati lo ha messo contro la mafia e lo Stato, il modello di Lucano – conclude la rivista americana – è stato studiato e adottato come esempio nell’ambito della crisi dei rifugiati in Europa”.