Approvato ieri in Conferenza Stato Regioni il primo Piano Olivicolo Nazionale (Pon). Lo annuncia il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina. “Sono stati investiti – sottolinea – 32 milioni di euro per aiutare la riorganizzazione del settore, che potrà essere supportato con le risorse regionali dello sviluppo rurale”. Il Pon prevede misure operative che puntano all’incremento della produzione nazionale di olive e olio extravergine, alla promozione dei prodotti e ad una più forte organizzazione della filiera nazionale. Con l’approvazione per la prima volta del piano olivicolo nazionale – afferma il ministro Maurizio Martina – iniziamo a definire una strategia produttiva che mancava da troppi anni in Italia. L’obiettivo condiviso con tutta la filiera è migliorare sotto il profilo della qualità e della quantità. Abbiamo deciso di investire 32 milioni di euro – sottolinea – per aiutare la riorganizzazione del settore olivicolo e oleario italiano, con un piano che potrà essere ulteriormente supportato con le risorse regionali dello sviluppo rurale. Il nostro lavoro non si ferma qui. Con l’accordo di filiera siglato poche settimane fa ci sono tutte le premesse per dare futuro al comparto, guardando anche alle opportunità e al lavoro da fare a livello internazionale”. Le aziende olivicole italiane, secondo dati Mipaaf, sono circa 900mila. In media la produzione di olio prodotto in Italia da olive italiane è di 475.000 tonnellate. Il volume di affari è 3 miliardi di euro, pari al 3% del fatturato totale dell’industria agroalimentare. Sull'”oro verde” certificato si contano 42 Dop e 1 Igp.
Il piano aveva ricevuto precedentemente il via libera dalle Regioni. “Abbiamo dato l’assenso – ha detto l’assessore della Regione Puglia Leonardo Di Gioia, coordinatore della Commissione Agricoltura alla Conferenza delle Regioni, al termine della seduta della Conferenza delle Regioni – al piano olivicolo nazionale che era atteso da tutto il comparto anche alla luce di tante difficoltà e di quelle che sono state le valutazioni sui provvedimenti per sull’olio tunisino e per la vicenda della Xylella, che coinvolge comunque gli alberi. E’ un provvedimento importante, che arriva tempestivamente e sarà utile per portare avanti una serie di azioni che consolideranno l’olio di qualità, ci consentiranno di avere un migliore posizionamento dei nostri prodotti e metteranno al centro dell’attenzione un comparto così importante anche per il futuro della nostra agricoltura”.