Il venticinquenne delle Fiamme Oro, nato ad Aosta ma originario di Nus, un Comune di 2.900 abitanti situato a 529 metri di altitudine sulla sinistra orografica della Dora Baltea, ha conquistato quello che non solo nessun atleta italiano, ma addirittura nessun atleta non scandinavo aveva mai fatto prima. Le diciannove edizioni precedenti infatti erano state vinte per 12 volte da campioni norvegesi e per 7 da atleti svedesi.
L’impresa appare ancor più titanica se si pensa sia alle sue caratteristiche fisiche, 173 cm per 67 kg, un mingherlino rispetto ai colossi delle altre nazioni, sia se si guarda al nome del suo principale rivale, il norvegese Petter Northug che nella sua carriera può vantare 2 Coppe del mondo generali, 2 allori olimpici e ben sedici medaglie mondiali (di cui 13 ori), una vera e propria leggenda dello sci di fondo. Da aggiungere poi che questo era un anno senza Olimpiadi né Campionati mondiali, quindi tutti gli sprinter avevano come principale obiettivo proprio la Coppa del mondo.
E come se non bastasse, dopo aver vinto con una gara d’anticipo la sfera di cristallo, ha saputo chiudere in bellezza, aggiudicandosi l’8 marzo in Canada l’ultima sprint che si correva poi in tecnica classica, la tecnica preferita dai norvegesi e più ostica a noi italiani che le preferiamo la tecnica libera (detta anche passo pattinato o skating). E’ stata quindi la sua prima vittoria in questa specialità, grazie alla quale Federico detto “chicco” ha centrato il quinto successo stagionale, l’ottavo della sua giovane carriera.
Lunedì scorso Pellegrino è tornato nella sua Nus dove tutto il paese è sceso in piazza per tributargli il giusto riconoscimento e manifestargli la propria gioia che è quella di tutta una Regione. La Valle d’Aosta infatti è da sempre un vero paradiso degli sport invernali, potendo vantare sul suo territorio alcune delle vette più prestigiose delle Alpi: il Monte Bianco, il Monte Rosa, il Cervino ed il Gran Paradiso. Dalla mondane Courmayeur e Cervinia, ai comprensori più popolati dagli Sci Club, la Regione offre circa 900 km di piste da discesa e 300 km di piste da fondo.
Ora “Chicco” potrà godersi il meritato riposo e ricaricare le batterie in vista della prossima stagione. Questo è solo l’inizio e lui lo sa bene, visto che la sua testa è già ai mondiali del prossimo anno in Finlandia (Lahti) ma soprattutto a Pyeongchang 2018 (Corea del Sud), sede delle prossime Olimpiadi invernali. Un campione lo si riconosce anche dai suoi sogni.
Ed ora questo piccolo grande campione, cresciuto a due passi dal tetto d’Europa, è finalmente sul tetto del mondo.