Con la sentenza n. 1813, la Cassazione ha stabilito che l’inadeguatezza dei sistemi di controllo automatizzato dei singoli comuni non giustificano eventuali multe ai possessori di CUDE, garantendo quindi la libertà di movimento delle persone con disabilità.
La sentenza è arrivata in seguito al ricorso di un cittadino, la cui sanzione, relativa al transito all’interno di una zona a traffico limitato di un comune diverso da quello che aveva rilasciato il contrassegno, è stata dunque considerata legittima sia dal Giudice di pace sia dal Tribunale.
Nei prossimi mesi entrerà in vigore la banca dati unica dei contrassegni CUDE, che consentirà a tutti i possessori di poter transitare all’interno delle Ztl a prescindere dal comune che ha emesso il documento.
Fonte: Ministero delle Disabilità