Autonomia energetica, smart grids, sostenibilità ambientale di porti e infrastrutture, mobilità, medicina territoriale, offerta educativa per la prima infanzia: di questo si è parlato nei giorni scorsi a Genova, nella Sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, in occasione della 3° tappa del 2022 di “Italia Domani – Dialoghi sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, il ciclo di incontri promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per comunicare con cittadini, imprese e Amministrazioni locali sui contenuti e le opportunità del PNRR.
Ad animare la conversazione il Ministro della Transizione ecologica (MITE) Roberto Cingolani e il Capo del Dipartimento per la Programmazione economica della Presidenza del Consiglio, Marco Leonardi, insieme al sindaco di Genova, Marco Bucci. L’evento, moderato da Paola Ansuini, Capo dell’Ufficio per la Comunicazione istituzionale e le Relazioni con i media della Presidenza del Consiglio, e dal direttore de Il Secolo XIX Luca Ubaldeschi, è stato aperto da un saluto del Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti.
La prima parte dell’incontro è stata dedicata alle attività del MITE, che, ha ricordato il Ministro Cingolani, ha centrato gli obiettivi del 2021 e si avvia a conseguire per tempo anche i risultati previsti per il 2022: in tutto 20 fra traguardi e obiettivi, di cui 11 nel primo semestre (4 investimenti e 7 riforme). Tra gli interventi messi in atto il Ministro ha sottolineato i bandi per 2,5 mld., relativi alla gestione dei rifiuti, ai progetti faro di economia circolare, agli interventi per l’autonomia energetica delle isole e alla sostenibilità ambientale dei porti come il progetto pilota di Genova.
Nell’illustrare le procedure per altri 10 mld. in cantiere per il primo semestre del 2022, si è soffermato sullo sviluppo dell’agrivoltaico che consentirà di integrare agricoltura e fotovoltaico senza consumo di suolo, e sul rafforzamento della rete intelligente (smart grid) in grado di convogliare energia rinnovabile dove serve; inoltre entro il 30 giugno 2022, il MITE adotterà altre riforme come la strategia nazionale per l’economia circolare.
Marco Leonardi, Capo Dipartimento della Presidenza del Consiglio, ha presentato le linee di investimento dei fondi assegnati a Genova e alla Liguria: investimenti per oltre 1,3 mld. di euro in infrastrutture e mobilità sostenibili, con priorità agli interventi portuali (700 mln. per porti resilienti ai cambiamenti climatici), il rinnovo di parco bus e treni regionali e sviluppo del trasporto rapido di massa per aumentare l’offerta di trasporto urbano ecologico e digitale. Altri fondi andranno alla tutela e valorizzazione delle risorse idriche e a 7 progetti di rigenerazione urbana per aumentare la coesione sociale e la qualità abitativa.
Alla Liguria spettano anche 137 mln. dal Ministero dell’Istruzione, la metà dei quali (66 milioni) per la costruzione di nuovi asili nido. Il resto dei fondi sarà investito in scuole dell’infanzia e scuole innovative (25 milioni), mentre un totale di 9 milioni sarà destinato a favorire il tempo pieno, intervenendo su mense e palestre; oltre 10 milioni andranno infine alla riqualificazione degli edifici.
Secondo lo schema di decreto del riparto regionale dei fondi relativi al PNRR e al Piano complementare del Ministero della Salute, alla Liguria spettano circa 190 mln. di euro per potenziare il sistema sanitario regionale, di questi un terzo andrà al rafforzamento delle prestazioni erogate sul territorio grazie a un incremento dell’assistenza domiciliare e al potenziamento o creazione di strutture territoriali quali 30 Case della Comunità e 10 Ospedali di Comunità.