Contributi a fondo perduto a sostegno di progetti d’investimento nel design, nell’innovazione e nella valorizzazione dei prodotti del made in Italy, da realizzare negli stabilimenti presenti sul territorio nazionale. Tutto ciò sarà possibile a partire dal 22 settembre, quando le imprese di piccola dimensione, costituite da non oltre 5 anni, operanti nell’industria del tessile, della moda e degli accessori, avranno la facoltà di richiedere l’agevolazione nelle modalità stabilite dal decreto del Ministero dello Sviluppo economico, pubblicato in Gazzetta ufficiale. La misura punta a sostenere, con risorse pari complessivamente a 5 milioni di euro, l’acquisto e l’installazione di nuovi macchinari, la creazione e l’utilizzo di tessuti innovativi da parte di giovani talenti. Il Ministro Giancarlo Giorgetti ha inoltre firmato il decreto con l’elenco dei Codici Ateco delle imprese che hanno diritto a un credito d’imposta del 30% in favore del settore del tessile e della moda, della produzione calzaturiera e della pelletteria, al fine di contenere gli effetti negativi delle rimanenze dei prodotti in magazzino, aumentate a causa dell’emergenza Covid. Per l’incentivo sono stati messi a disposizione dal decreto sostegni bis 95 milioni per il 2021 e 150 milioni per il 2022. Il credito d’imposta diventerà operativo con un prossimo provvedimento dell’Agenzia delle entrate che definirà i termini e le modalità per usufruire dell’agevolazione.
“La moda rappresenta un’industria strategica, porta il genio e la creatività italiana nel mondo e offre enormi opportunità di lavoro anche ai giovani. Abbiamo deciso di sostenere e potenziare in maniera particolare il settore della moda perché ha sofferto più di altri le conseguenze del Covid. Dopo aver ascoltato istanze e richieste delle categorie abbiamo realizzato un pacchetto di misure che ora diventa operativo”, ha commentato Giorgetti.
Fonte: Mise