“Abbiamo oggi espresso, in modo convinto, il nostro parere favorevole sui decreti attuativi della Legge Madia. Apprezziamo il metodo usato, caratterizzato da una grande condivisione e dal lavoro di squadra tra i diversi livelli istituzionali. Accelerare i tempi di risposta della burocrazia, evitare sovrapposizioni di competenze, semplificare la vita a cittadini ed imprese è fondamentale per lo sviluppo del Paese. I Comuni ci credono. Al contempo, abbiamo espresso al Governo l’auspicio di approfondire alcune questioni rimaste ancora irrisolte”. Lo annuncia il vicepresidente dell’Anci e sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, al termine della Conferenza Unificata, svoltasi oggi a Roma presso il ministero degli Affari regionali.
In particolare, Di Primo sottolinea l’apprezzamento dell’ANCI “per l’approfondito e proficuo lavoro svolto in sede tecnica di confronto con il Ministero, grazie al quale buona parte delle istanze ANCI sono state recepite già nel testo licenziato oggi dalla Conferenza Unificata. Inoltre, abbiamo ricevuto ampie rassicurazioni sul proseguimento del confronto in sede politica, per risolvere alcuni aspetti che non hanno ancora trovato piena condivisione”.
Entrando nel merito, l’esponente ANCI riferisce che “siamo tornati a chiedere più attenzione sullo sblocco del turn over, ricordando al ministro Madia come oggi nei Comuni ci sia personale vecchio anagraficamente, così come vecchia è la parte dirigenziale, per non parlare delle figure infungibili, la cui sostituzione va assicurata. Su questi aspetti abbiamo raccolto aperture da parte del Ministro”.
Sullo schema di decreto che regolerà la nuova segnalazione di inizio attività (Scia), l’ANCI ha chiesto “un miglior coordinamento tra le norme per evitare lungaggini che potrebbero derivare da diverse interpretazioni, laddove le sovrintendenze, ad esempio, dovessero non adeguarsi alle stesse procedure seguite dai Comuni”.