Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza il Decreto Legge sulle Semplificazioni è la prima “pietra miliare”, così come le regole dell’Unione Europea definiscono gli impegni concordati fra gli Stati e la Commissione. Nel cronoprogramma italiano, il Governo lo ha promesso entro il 20 maggio: è la prima ambiziosa prova sul campo del fitto piano di riforme del governo Draghi.
Il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta, in un colloquio con il quotidiano “Il Sole 24 Ore”, spiega i contenuti del Dl Semplificazioni e sceglie come modello il piano vaccinale del generale Figliuolo. Un piano che ha portato il numero dei vaccinati dai 4,6 milioni del 2 marzo ai 22,1 milioni del 6 maggio grazie al suo percorso che, dalla prenotazione alla comunicazione dell’appuntamento, è digitale. “Voglio estendere a tutte le attività della Pa lo stesso modello straordinario di semplificazione, capillarità, digitalizzazione, efficienza, accoglienza e cortesia che i cittadini stanno sperimentando ora” sottolinea il Ministro.
“Ciò che adesso appare straordinario diventerà normale” aggiunge Brunetta che tra le misure centrali del Decreto annovera il silenzio assenso certificato: “Stabiliamo che la Pa, su richiesta dell’interessato, dovrà rilasciare un’attestazione che dimostri l’avvenuta formazione del silenzio-assenso, come da tempo chiedono associazioni imprenditoriali e Ordini. Anche tra amministrazioni – aggiunge Brunetta – rafforziamo la perentorietà dei termini entro cui si dovranno esprimere i pareri in conferenza dei servizi”.
È previsto, inoltre, un drastico taglio alla ricca biblioteca di documenti di programmazione negli enti pubblici, che a breve saranno riuniti in un “Piano unico” su organizzazione, performance, valutazione, lavoro agile e transizione digitale. E, soprattutto, il tentativo è di cambiare davvero passo mettendo a sistema le tante “transizioni digitali” che fin qui le Pa hanno portato avanti in ordine sparso. Solo così si può realizzare il principio del “once only”, in virtù del quale un’amministrazione che aiuta non chiede a imprese e cittadini dati e informazioni di cui è già in possesso.
“Buonsenso, organizzazione e una forte regia centrale e territoriale”
Occorre una forte regia, centrale e territoriale per portare avanti l’eliminazione concordata dei “colli di bottiglia”: le circa 200 (si potrebbe arrivare a contarne 600 con monitoraggi ulteriori) strozzature amministrative che ostacolano la conclusione rapida dei procedimenti amministrativi. Giovedì, in conferenza Unificata, arriverà lo schema di un nuovo accordo con gli enti territoriali, sulla scia dell’agenda della Semplificazione. Mentre lo scorso 6 maggio è stato nominato il Comitato consultivo per la transizione amministrativa: 21 esperti di elevatissimo livello che daranno il loro contributo a monitorare la reingegnerizzazione dei processi.
“Immagino una Pa che in pochi mesi riesca a salutare la nascita di ogni bambino e di ogni nuova azienda con una app di benvenuto: che non solo li informi dei servizi a cui hanno diritto – sottolinea Brunetta – ma che li accompagni nelle varie tappe del loro ciclo vitale.”