“La quota Sud del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è arrivata al 40 per cento. È un valore molto superiore alla percentuale di popolazione residente e al Pil”. È l’annuncio del ministro Mara Carfagna, che ha affrontato il tema oggi in due occasioni, a breve distanza l’una dall’altra: prima il question time nell’Aula del Senato, poi l’intervento alla Conferenza Unificata, con i rappresentanti di governo, Regioni, Province e Comuni. La stima deriva dai calcoli effettuati fino agli ultimi giorni e potrà oscillare lievemente in vista della stesura definitiva.
“In otto settimane – prosegue Carfagna – siamo riusciti a costruire il ‘Capitolo Sud’, una base per invertire la rotta delle disuguaglianze nel lavoro, nella crescita, nell’accesso ai servizi. Abbiamo difeso e implementato le cifre precedenti e potremo anche far aumentare il dato se aiuteremo enti locali e imprese ad assorbire una quota maggiore dei programmi nazionali“.
La missione che può essere considerata più ‘meridionale’ è quella su infrastrutture e mobilità sostenibile: ha un valore di 31,9 miliardi e riserva al Sud una quota del 53,2%, con particolare attenzione ad alta velocità ferroviaria, strade più sicure e più logistica integrata.
“In questo 2021 – spiega il ministro per il Sud e la Coesione territoriale – progettiamo gli investimenti di un decennio che può cambiare l’Italia: non solo il Pnrr ma anche il React-Eu, il nuovo ciclo di programmazione dei Fondi strutturali europei e quello del Fondo di Coesione. Le scelte dei prossimi mesi possono aprire una stagione di sviluppo straordinaria: qualcosa di simile agli anni Sessanta, un periodo che ha costruito benessere e sicurezza per molte generazioni di italiani. Saremo giudicati come generazione politica per i risultati che sapremo ottenere”.