L’ingresso di energie nuove nella Pubblica amministrazione per l’attuazione del Recovery Plan «avverrà con regole nuove: non più i vecchi concorsi, ma selezioni da realizzare in uno, due, tre mesi prendendo i migliori, quelli che hanno più esperienza. Due-tre-cinquemila all’anno, per essere immessi in questi progetti che devono cambiare l’Italia per far vivere meglio le famiglie e per far funzionare meglio le imprese». È quanto ha affermato il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, in un’intervista del 16 marzo al TG5 delle 20.
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza è un’occasione per cambiare la P.A.?
«Non dico che è l’ultima occasione perché sono un inguaribile ottimista – ha sottolineato il ministro – ma è la grande occasione: abbiamo 200 miliardi da spendere. Se li buttiamo via, come buttiamo via i fondi europei, saremo colpevoli, masochisti, e gli italiani non ce lo perdonerebbero».
«Cambiare l’Italia – ha concluso – significa dare la scuola migliore per i nostri figli, la sanità migliore per i nostri genitori, per le nostre famiglie, vuol dire far crescere le imprese e quindi crescere di più come Paese. Questa è la grande occasione per un’Italia più giusta, più efficiente e che competa in Europa e nel mondo. Ce la possiamo fare, è un nostro compito, un nostro dovere. Il nostro è un Paese meraviglioso, pieno di intelligenze nel pubblico, come nel privato: perché allora non valorizzare il pubblico per dare i migliori servizi al privato, famiglie e imprese?».