Smart City non è sinonimo soltanto di termini come sostenibilità, connettività, Big data, Internet delle cose, ma anche e soprattutto di accessibilità. Una città è intelligente se agevola nella mobilità le persone diversamente abili e/o con ridotta capacità motoria e sensoriale. In altre parole, una città è intelligente se è più umana. In Italia, secondo una recente indagine Europcar Doxa, il 16.4% delle persone sconta problemi motori e di spostamento. Sono coinvolti, in misura differenziata, circa 4,6 milioni di famiglie per un totale di 10 milioni di individui. Un fenomeno, dunque, estremamente rilevante. Ecco perché la Commissione Europea, insieme all’European Disability Forum, per sensibilizzare i cittadini e gli enti locali ha creato l’Access city award, che premia la volontà, la capacità e gli sforzi attuati per garantire l’accessibilità dei centri abitati con più di 50mila abitanti. Riconoscimento che nel 2016 è stato assegnato a Milano, anche in virtù delle energie spese per facilitare la partecipazione a Expo, per aver creato il sito expofacile.it (che diventerà milanofacile.it) e per gli ambiziosi piani in cantiere. Sulla stessa scia si sono mosse città come Mantova – Capitale italiana della cultura 2016 – che ha attrezzato 10 itinerari smart e accessibili per i turisti, e Matera – Capitale europea della cultura 2019 – che sta studiando soluzioni per aiutare chi abbia ridotta mobilità, mentre già funziona il percorso gestito dall’Ente Parco per i non vedenti, in considerazione della particolarità del territorio urbano (un saliscendi di stradine in pendenza, scale di pietra e luoghi scavati nella roccia). Altre esperienze di eccellenza in materia di “accessibilità” le riscontriamo in città come Tolosa (terzo posto degli Awards 2016) – ha saputo integrare gli eventi culturali con descrizioni audio e programmi stampati con caratteri grandi o in braille e vanta un trasporto pubblico al 100% amico dei disabili – e la cittadina di Erfurt, in Germania, molto accogliente per chi abbia speciali esigenze: alle persone con mobilità fisica ridotta ha adattato il tram turistico storico e, nel parco cittadino, ha creato un percorso vita per disabili, con segnaletica tattile. Non è da meno Vienna, capitale dell’Austria, nella quale ci si sposta
senza incontrare ostacoli, sia tramite i mezzi pubblici, sia nei musei, coadiuvati da una brochure scaricabile off-line (www.wien.info).