Tutti i 51 Programmi Operativi (PO) cofinanziati dal FESR e dal FSE del ciclo 2014-2020 che hanno presentato entro il 31 dicembre 2020 la certificazione delle spese sostenute e la relativa domanda di rimborso alla Commissione europea, hanno superato i target di spesa previsti. La spesa complessivamente certificata alla Commissione europea è risultata pari a circa 21,3 miliardi di euro, con un incremento di 6,1 miliardi di euro rispetto all’importo di 15,2 miliardi di euro conseguito al 31 dicembre 2019 e raggiunge il 42,1 % del totale delle risorse programmate pari a 50,5 miliardi di euro.
Per quanto riguarda le risorse comunitarie a valere sul bilancio UE il livello del loro utilizzo si è attestato a 15,3 miliardi di euro a fronte del target minimo per evitare il disimpegno automatico fissato a 12,1 miliardi di euro. I risultati raggiunti hanno consentito di superare le soglie di spesa previste al 31 dicembre 2020 per tutti i PO pur nel contesto straordinario determinatosi a seguito dell’epidemia COVID-19 che ha comportato per una considerevole parte dell’anno il fermo o il rallentamento dell’attuazione degli interventi. A fronte di questa inedita situazione, come è noto, in sede europea sono state apportate diverse modifiche regolamentari, fra le quali, di sicuro rilievo, quelle relative alla possibilità di finanziare interventi direttamente rivolti al contrasto dell’emergenza socio sanitaria e di rendicontare tutte le spese al tasso di cofinanziamento UE al 100%.
In tale contesto, il Ministro per il Sud e la coesione territoriale, ha sottoscritto con tutte le Amministrazioni nazionali e regionali titolari dei Programmi un accordo che ha consentito di riprogrammare una significativa quota di risorse per 12 miliardi di euro al fine di includere nei programmi interventi volti al contrasto dell’emergenza determinatasi a seguito dell’epidemia COVID-19 e nel contempo di salvaguardare l’attuazione della politica di coesione con mirati interventi legislativi.
Per dare concreta attuazione agli accordi di riprogrammazione l’Agenzia per la coesione territoriale ha direttamente supportato le Autorità di Gestione dei PO fornendo indicazioni operative, anche attraverso elaborazione di linee guida, condivise con le altre Amministrazioni centrali di coordinamento e con i servizi della Commissione europea, favorendo altresì il coordinamento con i soggetti istituzionalmente individuati per la gestione dell’emergenza. I primi effetti di questa operazione si sono già determinati al 31 dicembre 2020 e si manifesteranno in modo più rilevante nei prossimi mesi, potenziando ulteriormente l’accelerazione in corso.
Fonte: Agenzia per la Coesione territoriale