Internet, big data, intelligenza artificiale, stanno cambiando il sistema finanziario e le imprese a livello globale e, a cascata il lavoro e la vita dei cittadini – Ha detto Paola Pisano intervenendo all’Assemblea nazionale dell’Anci – Tuttavia, il settore pubblico allargato non è ancora al passo con le innovazioni in corso. La macchinosità dei servizi digitali della Pa ingenera diffidenza negli utenti potenziali, per non parlare della complessità dei grandi progetti centrali di digitalizzazione. Il processo di transizione digitale del Paese – ha aggiunto Pisano – è a buon punto (71%), ma il vero problema è lo scarso utilizzo dei servizi digitali da parte della popolazione (appena il 25%). Ciò perché risultano quasi sempre complicati. Allora l’obiettivo prioritario è renderli semplici. I dati parlano chiaro: 5 mln di cittadini non sono connessi, mentre 42 mln non posseggono l’identità digitale”.
A questo punto, il Ministro ha riepilogato le direttrici dell’azione di governo per superare le criticità evidenziate. “Non bisogna lasciare nessuno indietro – ha ribadito con forza – Occorre partire dallo Spid, già 13 mln di persone lo hanno acquisito. Faremo un ulteriore sforzo per semplificarne il rilascio. L’altro pilastro della nostra strategia è l’appIO, che sarà il canale unico attraverso il quale le Pa offriranno tutti i servizi via smartphone. Al momento 4 mln di cittadini ne fanno uso, ma bisogna far lievitare questo numero. Infine, per promuovere la digitalizzazione degli enti locali, soprattutto dei piccoli Comuni, abbiamo creato un fondo di 50 mln e messo a disposizione per l’assistenza un team di 100 professionisti”.