Più aperture di pubblici esercizi, meno di negozi tradizionali: nel 2015 – secondo una analisi della Confesercenti si conferma il trend di destrutturazione delle attività commerciali e turistiche con le bancarelle su aree pubbliche che segnano, tra i vari generi venduti, oltre 15.000 nuove aperture. ”Mentre sempre meno persone decidono di avviare un negozio tradizionale – sottolinea la Confesercenti – aumentano le aperture di ristoranti, bar e delle imprese commerciali che fanno a meno di una sede fissa, dai negozi online alle bancarelle di moda”. In testa alla graduatoria dei comparti per numero di nuove aperture, c’è il commercio ambulante di prodotti vari che registra più di 9.700 iscrizioni nel corso del 2015: in pratica, ne è nata una nuova ogni ora.
Seguono le attività di ristorazione (con 8.627 nuove imprese), mentre al terzo posto si posizionano i bar, che hanno visto nel corso dell’anno 7.557 nuove attività iscritte. Al quarto posto, a grande distanza, i negozi di moda (3.860), e dopo di questi, ancora una volta, le bancarelle ma specializzate in abbigliamento e calzature (3.850). La seconda metà della classifica è invece aperta dai negozi online (2.573), che precedono i Mini Market (2.272), i banchi di prodotti alimentari e bevande (1.518) e i negozi che propongono la vendita sia di prodotti di cartoleria che di giornali (1.359). Una tipologia, quest’ultima, che sembra stare sostituendo la rete di vendita delle edicole, specializzata solo in giornali e quotidiani.
Infine, a chiudere la top ten delle aperture, le imprese specializzate nella vendita porta a porta e nel commercio attraverso i distributori automatici.