La Camera ha appena licenziato il Dl Rilancio, che ora passerà al vaglio del Senato, e già l’Anci rilascia tempestivamente commenti e avanza richieste. “Ricevere al più presto i 2,1 miliardi di euro già previsti dal decreto Rilancio, a compensazione del minor gettito che i Comuni hanno registrato a seguito dell’emergenza Covid. Allo stesso tempo spingere per un incremento di risorse per un miliardo e mezzo, per arrivare a un totale di circa 4,5 miliardi, così da evitare ai Comuni seri problemi in fase di chiusura dei bilanci”. Questa la posizione unitaria espressa dalla commissione sulla finanza locale al termine della riunione, convocata per fare il punto sulla situazione finanziaria dei Comuni a quattro mesi dal primo provvedimento di lockdown.
“Nel dl 34 Rilancio – ha ricordato durante i lavori il delegato alla finanza locale, Alessandro Canelli – c’erano tre miliardi a noi destinati. Novecento sono stati erogati, gli altri 2,1 miliardi dovrebbero arrivare. Abbiamo certezza che così non sarà anche se i segnali che la situazione possa sbloccarsi a breve ci sono. Tuttavia – ha aggiunto Canelli – secondo i nostri calcoli serve almeno un altro miliardo e mezzo, senza il quale molti saranno gli enti che a settembre avranno serie difficoltà a chiudere gli esercizi”. Il problema è sempre la lentezza delle erogazioni, causata dai tempi tecnici estenuati. Di qui la preoccupazione dei Sindaci in vista della riapertura delle scuole che, senza le risorse necessarie, potrebbe rivelarsi operazione molto complicata.
“Bisogna spingere affinché le risorse promesse arrivino il più presto possibile – ha detto da parte sua il presidente della commissione finanza locale, Mauro Guerra -, tenendo presente quanti e quali incombenze dovranno affrontare i Comuni. Ma oltre a questo dovremo discutere con il Governo anche altre criticità, come le norme sulla ristrutturazione del debito e il meccanismo del fondo di solidarietà comunale, che oggi prevede una perequazione tra Comuni per cui un Comune vince e l’altro perde risorse. E’ un meccanismo che va cambiato – ha aggiunto Guerra – prevedendo una perequazione verticale sulla base di finanziamenti statali, come prevede la legge sul federalismo fiscale”.
La commissione finanza locale si è data, pertanto, appuntamento a fine luglio “nella speranza – ha concluso Canelli – che nel frattempo arrivino le risorse promesse, vitali per i nostri Comuni”.