L’Autorità Nazionale Anticorruzione ha constatato, nello svolgimento delle proprie funzioni istituzionali, la prassi di alcune amministrazioni di adottare misure informatiche per impedire ai motori di ricerca web di indicizzare le pagine della sezione ‘Amministrazione trasparente’.
Poiché l’utilizzo di filtri o soluzioni similari che impediscono la ricercabilità ed il riutilizzo delle informazioni, è chiaramente contrario al perseguimento degli obiettivi generali della trasparenza amministrativa, l’Anac ha richiamano le amministrazioni, in quanto soggetti competenti ad attestare l’avvenuta pubblicazione dei dati, al puntuale rispetto della normativa anche in materia di apertura dei dati e di indicizzazione delle pagine contenute nella sezione Amministrazione trasparente.
In proposito, l’ANAC ha ricordato che i documenti, le informazioni e i dati oggetto di pubblicazione obbligatoria, resi disponibili anche a seguito di accesso civico, sono pubblicati in formato di tipo aperto e sono riutilizzabili senza ulteriori restrizioni diverse dall’obbligo di citare la fonte e di rispettarne l’integrità.
La disponibilità dei dati in formato aperto è strettamente funzionale, non solo alla facilità di consultazione e riutilizzabilità, ma anche alla indicizzazione degli stessi, atteso che i dati pubblicati in formato non aperto ne impediscono la rintracciabilità tramite motori di ricerca web.
Pertanto, ad eccezione di alcuni specifici accorgimenti da adottare in relazione alla pubblicazione di atti e documenti contenenti dati personali, vigono le regole generali dell’apertura dei dati, dell’indicizzazione delle pagine della sezione AT e del divieto di porre filtri alla loro rintracciabilità tramite motori di ricerca. Tali regole sono strettamente connesse alla realizzazione della piena trasparenza amministrativa e alla effettiva disponibilità e riutilizzabilità dei dati pubblicati.