Una parte importante dei 100 milioni di incremento, per il 2020, del Fondo di solidarietà comunale (Fsc) sarà destinata a compensare il taglio di risorse operato nel 2014 con il decreto legge n.66 (Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale). I comuni beneficiari saranno quelli delle regioni a statuto ordinario e i comuni di Sardegna e Sicilia.
Lo stabilisce lo schema di decreto approvato ieri mattina al Viminale dalla Conferenza Stato-città, presieduta dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.
Il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri approvato stabilisce anche che la parte rimanente dell’incremento di 100 milioni, spettante ai comuni appartenenti alle regioni a statuto ordinario, venga assegnata agli enti locali coinvolti dalla perequazione che hanno subito riduzioni del Fsc 2020 rispetto al 2019. Vengono considerate, ai fini del calcolo, le riduzioni a carico dei comuni colpiti da diversi eventi sismici.
“Dopo la lunga battaglia che abbiamo condotto per recuperare le risorse tagliate ai Comuni con la spending review del 2014, oggi mettiamo finalmente un punto fermo: la ripartizione dei primi 100 milioni messi a disposizione nella legge di bilancio per sanare quel taglio”. Lo dichiara il presidente dell’Anci Antonio Decaro, al termine della conferenza Stato città.
“Due i criteri adottati per suddividerli – dice Decaro -, in parte in proporzione al taglio disposto nel 2014; in parte come correttivo per andare incontro ai Comuni che hanno subito maggiori riduzioni nella ripresa della perequazione, con particolare attenzione ai piccoli Comuni e a quelli che hanno subito il terremoto”.
Durante la riunione Decaro ha portato alla ministra Lamorgese altri due problemi molto sentiti dai Comuni ottenendo l’impegno del Governo: lo slittamento dell’applicazione dei piani economici e finanziari previsti dalla delibera dell’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera), lasciando a quest’anno una funzione sperimentale. E una circolare per chiarire i criteri relativi alle quote di assunzione del personale.
Fonte: Ministero dell’Interno