Il richiamo “smart” è ormai irresistibile anche per i Paesi emergenti. L’India si sta posizionando su questo trend mondiale. Il Governo ha, infatti, annunciato i nomi delle prime 20 città destinate a divenire ‘smart city’, ossia dotate di infrastrutture all’avanguardia, in particolare nel settore dell’informatica. “Per queste città – ha spiegato il Ministro dello Sviluppo urbano, Venkaiah Naidu – si prevede una pianificazione urbanistica integrata”. Tra le 20 smart city figurano cinque capitali di Stati, tra cui anche New Delhi e le città-satellite di Gurgaon e Noida. Nove progetti sono stati assegnati a un consorzio composto esclusivamente da società indiane. I centri urbani interessati sono Bhubaneswar, Pune, Jaipur, Surat, Kochi, Ahmedabad, Jabalpur, Vishakapatnam, Sholapur, Davangere, Indore, Delhi (e la sua regione metropolitana) e Coimbatore. Si tratta dei primi 20 di una lista di 98 città che rientrano nel piano ‘Smart City’ lanciato dal premier Modi e che riceveranno nel prossimo quinquennio 6,3 miliardi di euro per investimenti infrastrutturali. L’obiettivo, secondo il Governo, farle diventare il motore della crescita economica indiana.