L’obbligo dello scontrino elettronico, entrato in vigore dal 1° gennaio, costituisce una minaccia per le attività commerciali nei paesi di montagna. Parecchi negozi potrebbero chiudere. E’ l’allarme lanciato da Uncem: “La desertificazione – afferma il presidente nazionale, Marco Bussone – è molto più di un rischio. In Italia già 200 Comuni sono senza negozi e senza bar, altri se ne aggiungeranno. Il rinvio dell’obbligo dello scontrino elettronico è il primo passo, ma sono tre le richieste che Uncem propone alle istituzioni regionali. La prima – spiega – un esame da parte dell’Agenzia delle Entrate entro gennaio, rispetto a quanti, nei Comuni montani, si sono adeguati all’obbligo di scontrino elettronico e quanti non ancora. Secondo punto: deve essere ripartito in tempi rapidissimi il fondo di 30 milioni di euro previsto in legge di bilancio a sostegno delle attività economiche, artigianali e commerciali delle aree interne al Paese. Terzo fronte – conclude -, quello fiscale. Alle zone economiche speciali, il Decreto Clima ha aggiunto le zone economiche ambientali in corrispondenza dei Parchi nazionali. Un passo importante. Ora devono essere le Regioni a intervenire. Il modello è quello dell’Emilia Romagna, con il contributo commisurato all’ammontare dell’imposta Irap. Un aiuto concreto alle aziende, agli esercenti e ai titolari di attività di lavoro autonomo che operano nei Comuni montani, per sostenerle e renderle più competitive nei territori dove è più difficile fare impresa”.