Se una città vuole essere “globale” o “intelligente” deve aggiornare le proprie priorità. Il successo economico o la potenza delle infrastrutture non sono più sufficienti. Sono 1.780.739 i non residenti (pari alla seconda città italiana) che ogni giorno entrano nei nostri capoluoghi metropolitani. Questi city users equivalgono a circa il 20% dei residenti totali, con evidenti ripercussioni sulla domanda di servizi legati non solo alla mobilità: un serpentone giornaliero di 6.800 km (pari alla distanza tra Milano e Pechino), se si mettessero in fila tutte le autovetture che entrano nei nostri capoluoghi, con una media di 1,33 passeggeri per auto.
Un’attenzione particolare alla qualità della mobilità sostenibile è giunta dalla Conferenza Unificata riunitasi ieri a Roma: più di 5 miliardi è il valore complessivo dei progetti finanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che hanno ottenuto il via libera.
“La quota più consistente – si legge in un comunicato del MIT – di risorse assegnate, pari a 2 miliardi e 319 milioni, riguarda 17 progetti di trasporto pubblico locale presentati dalle città di Roma, Milano, Firenze, Bologna, Torino, La Spezia e Bergamo. Si tratta di nuove linee metropolitane, tramvie, filobus e fondi per l’acquisto di materiale rotabile, per dare una risposta alla domanda di mobilità sostenibile, ridurre l’impatto ambientale, l’incidentalità e il consumo energetico.
Altri 2,2 miliardi sono stati assegnati alle Regioni per il rinnovo del parco autobus del trasporto pubblico locale e la sostituzione dei mezzi inquinanti.
Oltre 523 milioni sono stati destinati agli interventi di messa in sicurezza di linee ferroviarie locali, attraverso il potenziamento tecnologico dei sistemi di controllo.
Infine sono stati stanziati 250 milioni per la nuova costruzione e la manutenzione straordinaria dei ponti del bacino del Po: si tratta complessivamente di 76 interventi che interessano la Lombardia, l’Emilia Romagna, il Piemonte, la Liguria e il Veneto.
Fonte: MIT