Quando si pensa alla bici, ecco subito che saltano alla mente città, che hanno consacrato questo mezzo ecologico come indispensabile per muoversi: Amsterdam, Stoccolma, Copenhagen e altre nordiche…l’Italia, però, non è da meno!
Piacenza si aggiudica, infatti, per la terza volta consecutiva, la maglia rosa del Giretto d’Italia, il campionato nazionale della ciclabilità urbana organizzato da Legambiente. Piacenza, tra l’altro, annovera un totale di 66,82 km di piste ciclabili, all’incirca 0,65 m per ogni abitante. A fine 2018, la città è entrata a far parte dei ComuniCiclabili, seguendo l’iniziativa della Fiab e ha anche partecipato al progetto “Pedalando un Po”, per valorizzare la ciclovia della zona e migliorare la manutenzione delle bici e dei posteggi di bike sharing. La pista ciclabile più bella di Piacenza: A sud di Piacenza, c’è la bellissima ciclovia del Trebbia, che va da Gossolengo a Rivergaro, per circa 14 km. Il percorso segue il fiume, andando a finire nel Parco fluviale del Trebbia. La città emiliana è quella dove in Italia girano più biciclette. Seguono in classifica Padova al secondo posto e Bolzano al terzo.
Il conteggio dei ciclisti è avvenuto tra il 19 e il 24 settembre scorso (un monitoraggio di due ore, nella fascia oraria 6-10), tramite appositi check-point allestiti in 24 città italiane che hanno aderito all’iniziativa, e in particolare nelle immediate vicinanze delle aziende pubbliche e private, delle scuole e università.
In totale, sono passati dai varchi 35.461 lavoratori o studenti che hanno utilizzato la bici per i loro spostamenti casa-lavoro o casa-scuola. A Ferrara, Novara, Reggio Emilia e Piacenza la maggioranza dei ciclisti coinvolti è tra gli studenti (Università e altre scuole), mentre a Padova gli spostamenti più ingenti sono stati nell’intorno dell’Ospedale. Se si va a vedere invece il rapporto fra le bici circolanti e il numero degli abitanti, Piacenza resta sempre salda al primo posto (4,5 bici conteggiate ogni abitante). Sale invece Bolzano (3,6), mentre Fano si piazza terza (3). A seguire Novara (2,4), Padova (2,2), Reggio Emilia (2,1) e Pesaro (1,6).
“Promuovere una modalità di spostamento più sana e più sostenibile e ripensare le città e le strade vuol dire non solo ridurre traffico e smog sicurezza – sottolinea Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente -, ma anche creare le premesse per un concreto miglioramento della qualità della vita urbana.
Rendere sostenibile l’intero settore trasporti e la vera sfida della lotta ai cambiamenti climatici, visto anche l’impatto sempre più drammatico che questo settore ha in Italia”.