Se lo scorso anno si verificava un crollo ogni quattro giorni di scuola e tre edifici scolastici su quattro risultavano essere senza agibilità statica, dall’ultimo Report di Cittadinanzattiva, appena presentato a Roma, vediamo che il problema si è addirittura intensificato. Dalle ultime rilevazioni infatti risulta una caduta di intonaco, calcinacci o altro, ogni tre giorni di scuola: un record negativo dal 2013 ad oggi.
Tra le diverse tipologie d’istituto, gli asili nido sono quelli che presentano uno standard di sicurezza più alto. Il Rapporto, giunto alla XVII edizione, ha come focus proprio gli edifici dedicati ai piccoli da zero a tre anni di età, per poter analizzare e riflettere sulla sicurezza di ben 11.000 strutture frequentate da circa 320.000 bambini. Il Report sottolinea come oltre due nidi su cinque siano di fatto in regola con le certificazioni (di agibilità statica, presente nel 42%, rispetto al 26% delle scuole di altro ordine gradi; di agibilità igienico-sanitaria – 47%, vs 36%; di prevenzione incendi – 41%, vs 33%). E sembrerebbero migliori anche gli interventi di restyling, visto che nei nidi è stata effettuata la manutenzione ordinaria in due casi su tre, rispetto al 27% delle altre scuole. Per quanto riguarda la sicurezza sismica invece, soltanto nel 15% dei casi è stata svolta una verifica di vulnerabilità (la percentuale si attesta al 29% per le restanti tipologie di istituti).
Per la redazione dei dati Cittadinanzattiva si è avvalsa di varie fonti riguardanti l’edilizia scolastica: dei dati ufficiali del Miur, delle Anagrafi regionali edilizia scolastica (Ares) e dell’Istat; dei dati relativi a 1.320 asili nido, ovvero oltre il 10% di quelli sia pubblici che privati, raccolti attraverso domande di accesso civico inviate da Cittadinanzattiva a 761 Comuni a partire dai 15.000 abitanti in su, di tutte le regioni italiane, con una percentuale di risposta del 37%; dei dati derivanti da un campione di edifici condotto da studenti delle scuole secondarie; degli episodi di crollo, riportati dalla rassegna stampa; nonché delle rilevazioni riferite alle istanze di accesso civico inviate lo scorso anno da Cittadinanzattiva a 7.252 Comuni, Città metropolitane e Province in relazione a ben 6.556 edifici scolastici di 20 regioni.
Per consentire la messa in sicurezza degli edifici scolastici, il Miur dando attuazione a quanto previsto dall’articolo 42 del Dl 28 settembre 2018, n. 109, convertito, con modificazioni, dalla legge 16 novembre 2018, n. 130, ha proceduto alla costituzione di un fondo per il finanziamento della progettazione di interventi di messa in sicurezza da parte degli Enti locali competenti degli edifici scolastici. Le risorse disponibili sono state accertate con decreto del Miur, 10 dicembre 2018, n. 850. Per la sicurezza e l’ammodernamento delle scuole inoltre nel luglio 2019 è stato sottoscritto un contratto di progettoper 1,5 miliardi di euro, trala Banca europea per gli investimenti (Bei), la Banca di sviluppo del Consiglio d’Europa (Ceb) e Cassa depositi e prestiti (Cdp). Lo stanziamento è rivolto ad interventi di ristrutturazione, messa in sicurezza, adeguamento alle norme antisismiche, efficientamento energetico e nuova costruzione di edifici scolastici. Ora perà si tratta di passare dalle parole ai fatti.