Grazie alle tecnologie digitali e a servizi innovativi il nostro modo di muoverci in città sta cambiando profondamente. Automobili connesse, servizi di car sharing e car pooling, nuovi modelli di business. La Smart Mobility è una mobilità altamente tecnologica, a misura di cittadino e a basso impatto ambientale. Il termine Smart mobility include una serie di elementi: la tecnologia, le infrastrutture per la mobilità (parcheggi, reti di ricarica, segnaletica, veicoli), le soluzioni per la mobilità (tra cui i modelli di new mobility) e le persone. La Smart mobility punta offrire un’esperienza di mobilità senza soluzione di continuità, dal primo all’ultimo miglio, che sia flessibile, integrata, sicura, on demand e conveniente dal punto di vista economico. L’obiettivo finale dell’introduzione di una mobilità smart nelle nostre città è ridurre il traffico, ridurre l’inquinamento, creare flussi di traffico intelligenti e senza interruzioni, e rafforzare le economie di scala per promuovere una mobilità accessibile a tutte le tasche.
In un contesto come questo migliorare e rendere più fluidi i flussi di traffico, passeggeri e merci, all’interno delle grandi reti di trasporto europee Ten-T. Questo lo scopo dello stanziamento da 20 milioni di euro messo a disposizione dal Pon Infrastrutture e reti – il Programma operativo nazionale gestito dal Ministero delle infrastrutture e cofinanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) – per progetti di ‘Sistemi di trasporto intelligenti’ (Its). Gli Its sono sistemi fondati sull’interazione fra informatica e telecomunicazioni per trasformare i trasporti in un sistema integrato nel quale i flussi di traffico sono meglio distribuiti.
I 20 milioni del Pon-Ir saranno finalizzati a raccogliere proposte progettuali per realizzare piattaforme e strumenti di infomobilità per il monitoraggio e la gestione del passaggio di merci e persone, aumentando così l’efficienza, la sicurezza e la sostenibilità ambientale ed economica delle infrastrutture. Possono presentare proposte i soggetti pubblici e privati che forniscono servizi di pubblica utilità o interesse in Basilicata, Campania, Calabria, Puglia e Sicilia. La documentazione deve essere inviata entro il 23 settembre all’indirizzo: dg.prog-div2@pec.mit.gov.it.