A opera del Ministro per la Pa, Giulia Bongiorno, arriva la circolare di attuazione delle norme sull’accesso civico generalizzato (c.d. FOIA). Com’è noto, tale istituto, introdotto con il D.Lgs. n. 97 del 2016, di modifica del D.Lgs. n. 33 del 2013, attribuisce a “chiunque” il “diritto di accedere ai dati e ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, ulteriori rispetto a quelli oggetto di pubblicazione (…), nel rispetto dei limiti relativi alla tutela d’interessi giuridicamente rilevanti secondo quanto previsto dall’articolo 5-bis” (art. 5, comma 2, d.lgs. n. 33 del 2013). Dal 23 dicembre 2016, pertanto, chiunque può far valere questo diritto nei confronti delle pubbliche amministrazioni e degli altri soggetti indicati all’art. 2-bis del d.lgs. n. 33 del 2013. Fanno seguito altri provvedimenti come la delibera n. 1309/2016 con la quale l’Anac adottata, d’intesa con il Garante per la protezione dei dati personali, ai sensi dell’art. 5, comma 2, del d.lgs. n. 33 del 2013, le “Linee guida recanti indicazioni operative ai fini della definizione delle esclusioni e dei limiti all’accesso civico”. E successivamente la circolare FOIA n. 2/2017, emanata dal Dipartimento della funzione pubblica, in raccordo con la stessa Anac, al fine di promuovere una coerente e uniforme attuazione della disciplina sull’accesso civico generalizzato.
A due anni dall’introduzione dell’istituto dell’accesso civico generalizzato, tuttavia, la pratica ha evidenziato la necessità di:
a) fornire alle amministrazioni ulteriori chiarimenti in materia, con l’obiettivo di promuovere una sempre più efficace applicazione della disciplina FOIA;
b) favorire l’utilizzo di soluzioni tecnologiche per la presentazione e gestione delle istanze di accesso, con l’obiettivo di semplificare le modalità di accesso dei cittadini e il lavoro di gestione delle richieste da parte delle amministrazioni.
Di conseguenza, per dare risposta a queste esigenze e orientare il sistema amministrativo verso una piena e corretta attuazione della disciplina dell’accesso civico generalizzato, il Dipartimento della funzione pubblica ha avviato, insieme all’Anac e al Garante per la protezione dei dati personali, un percorso di riflessione congiunto per individuare soluzioni tecniche e interpretative adeguate, sia mediante la presente circolare, condivisa con le suddette Autorità, in ordine ai profili organizzativi e procedimentali interni, sia mediante la revisione delle Linee guida di cui all’art. 5 comma 2 del decreto trasparenza, in ordine alla applicazione delle eccezioni e dei limiti all’accesso civico generalizzato. Così sono maturate le raccomandazioni operative contenute nella nuova circolare che, integrando quelle contenute nella Circolare FOIA n. 2/2017, attengono ai seguenti profili:
– criteri applicativi di carattere generale (§ 3);
– regime dei costi (§ 4);
– notifica ai controinteressati (§ 5);
– partecipazione dei controinteressati alla fase di riesame (§ 6);
– termine per proporre l’istanza di riesame (§ 7);
– strumenti tecnologici di supporto (§ 8).
Le indicazioni attinenti agli strumenti tecnologici di supporto, di cui al § 8, sono da intendersi quali direttive nei confronti dei Responsabili per la transizione digitale.